“Ci troviamo oggi ad affrontare una circostanza che tocca profondamente i valori di giustizia, equità e dedizione che ogni membro delle forze dell’ordine si impegna a rispettare quotidianamente. Un episodio recente e doloroso mette in luce le difficoltà e i rischi intrinseci al nostro dovere di servire e proteggere la comunità.
Il 14 marzo a Nettuno, un tragico evento ha comportato la perdita di una vita umana: un uomo bulgaro di 49 anni, che guidava uno scooter rubato, non ha rispettato l’alt imposto dalla polizia. Un inseguimento si è concluso tragicamente per il conducente e con ferite per il minore che lo accompagnava. Al di là del dolore e della tragedia di queste circostanze, vogliamo porre l’attenzione su una questione altrettanto grave e preoccupante: il poliziotto coinvolto, che agiva nell’adempimento dei suoi doveri, ora si trova ad affrontare una situazione giudiziaria per ‘atto dovuto’. Questo caso non è isolato, ma simboleggia una problematica più ampia che riguarda la sicurezza e la protezione legale delle nostre forze dell’ordine. È inaccettabile che gli agenti, nel compimento del loro dovere, debbano affrontare il rischio di conseguenze legali, specialmente quando agiscono in base a un principio di legalità e di protezione civica”. Questa la posizione del Sindacato di polizia Siulp sulla notizia che ha indignato tutta la città di Nettuno.