Nei giorni 4 ed 11 marzo presso l’aula consiliare del comune di Nettuno, promosso dall’ufficio scuola I.R.C, dalle professoresse Treglia e Petrarca della diocesi di Albano, si sono tenuti incontri sul tema “Legalità e criminalità organizzata cosa fare”. Erano presenti gli studenti dell’Istituto comprensivo Nettuno 3, diretto dal dirigente scolastico Ramona Bica che ha voluto fortemente tali eventi. A dare un forte contributo conoscitivo agli studenti, per gli aspetti di competenza, il Procuratore della Repubblica di Latina accompagnato da quattro sostituti procuratori.
In avvio degli incontri, sul tema proposto sono intervenuti, con apporti diversificati, il commissario straordinario di Nettuno Reppucci, Tommaso Niglio dirigente del commissariato di Anzio, i comandanti delle compagnie carabinieri e guardia di finanza Alessandro De Palma e Cristiano Simonitti, il garante per l’infanzia Maria Pia Baldo.
Commovente e significativa l’esibizione dei ragazzi diretti dalla professa Ciambrone che hanno cantato la canzone “Pensa” di Fabrizio Moro.
In avvio degli incontri, sul tema proposto sono intervenuti, con apporti diversificati, il commissario straordinario di Nettuno Reppucci, Tommaso Niglio dirigente del commissariato di Anzio, i comandanti delle compagnie carabinieri e guardia di finanza Alessandro De Palma e Cristiano Simonitti, il garante per l’infanzia Maria Pia Baldo.
Commovente e significativa l’esibizione dei ragazzi diretti dalla professa Ciambrone che hanno cantato la canzone “Pensa” di Fabrizio Moro.
Sottolineata nei vari interventi e nelle riflessioni dei ragazzi l’importanza di una consapevolezza più diffusa e pregnante sul valore legalità nelle varie manifestazioni di vita sociale e sulla pericolosità delle varie mafie che condizionano la vita civile, economica e culturale dei territori, rubano il futuro, condizionano la democrazia e le libertà individuali, vulnerano le regole della convivenza civile infiltrandosi ed ingerendosi nel tessuto economico e nella pubblica amministrazione con persone apparentemente pulite, alimentandosi di silenzi, indifferenza, inerzia, ignavia, omissioni. E’ un fenomeno sociale che riguarda tutti, non è solo un problema che riguarda magistratura e forze dell’ordine, come si tende generalmente a considerare… e solo con una reazione/indignazione collettiva riusciremo a liberarci di questa presenza neoplastica che usa violenza fisica e morale, sopraffazione, arroganza, ingerenze e infiltrazioni per estendere i propri tentacoli in ogni direzione e ad ogni livello.
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