Partirà dal Biodigestore di Anzio, domani, 5 marzo alle 10 il tour delle scuole del Lazio per il progetto di educazione ambientale Ripensiamo Ambiente, promosso dall’Associazione Ripensiamo Roma e dalla rete di scuole del Lazio Arete, in collaborazione con ATIA ISWA Italia e patrocinato dal Consiglio Regionale del Lazio e dal Corecom Lazio.
“Il progetto formativo ‘Ripensiamo Ambiente’, destinato alle scuole secondarie di primo e secondo grado, ha la finalità di diffondere una nuova e diversa cultura dell’ambiente attraverso la conoscenza delle tecnologie legate alle energie e al trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani e di quelli speciali (che rispondono pienamente ai principi dell’economia circolare) e di svolgere anche un servizio di orientamento alla formazione e al lavoro per i nostri giovani e associati. Una iniziativa, insomma, che mette al centro il legame imprescindibile tra la salvaguardia dell’ambiente naturale e l’innovazione tecnologica, infondendo nei giovani una maggiore consapevolezza sull’importanza e sul valore dei rifiuti. Senza quest’ultima, è impensabile tutelare ogni aspetto legato all’ambiente”, ha spiegato Donato Bonanni, Presidente dell’Associazione Ripensiamo Roma.
Il calendario delle visite degli Istituti scolastici del Lazio agli impianti di trasformazione dei rifiuti proseguirà il 22 marzo, il 23 aprile, il 10 maggio e il 21 maggio sempre al Biodigestore di Anzio, il 19 aprile al Biodigestore di Tuscania, l’11 marzo, il 25 marzo e il 12 aprile al Termovalorizzatore di Pozzilli.
Gli Istituti scolastici della rete Arete coinvolti nel progetto di educazione ambientale provengono da diversi Comuni del Lazio: Roma, Albano, Genzano, Palestrina, Labico, Monte San Biagio, Sermoneta, Guidonia Montecelio, Vetralla, Gaeta, Arpino, San Giovanni Campano, Pontecorvo, Ferentino, Alatri.
“Ripensiamo Roma intende promuovere una nuova e diversa cultura ambientale, basata sull’informazione “scientifica” e chiara, rivolta a tutti i cittadini, per creare un contesto sociale favorevole alla corretta gestione dei rifiuti, sposando i principi sacrosanti dell’economia circolare e raggiungendo gli obiettivi Ue relativi alla transizione ecologica. Allo stesso modo il progetto Ripensiamo Ambiente va nella direzione di una buona scuola per le nuove generazioni, sempre più sensibili e attente alle tematiche ambientali e al futuro del nostro Pianeta”, ha concluso Bonanni.