Il Presidente della Bcc di Nettuno Luciano Eufemi, in vista delle prossime elezioni per il rinnovo delle cariche sociali, fissate per il 25 aprile, è stato ospite ai microfoni di Canale 81 Lazio della trasmissione Guizzi quotidiani.
Due le liste in corsa, quella dell’attuale Presidente Eufemi, e quella guidata da Aldo Anellucci, originario di Marino ma con un legame forte con Nettuno.
Il Presidente Eufemi ha tracciato il bilancio di 10 anni di attività in cui la Banca è molto cambiata ed è certamente cresciuta.
“Ci distinguiamo per il localismo, con tre sedi sul territorio – ha spiegato ai cittadini il Presidente Eufemi – siamo la Banca più ramificata sul territorio nonostante la presenza di grandi realtà. Parte degli utili, circa il 30% li reinvestiamo sul territorio, abbiamo agito a favore della sanità con l’acquisto di respiratori durante il covid, abbiamo investito nel sociale e nella cultura, ora stiamo investendo sulle scuole. Abbiamo messo a disposizione 400mila euro sull’asilo nido il Germoglio e sulla scuola di via Firenze a Nettuno. Queste cose si fanno sul territorio, quando il territorio lo si conosce. Siamo sempre presenti e non voglio portare acqua al mio mulino, certe cose si fanno quando c’è un interesse sul territorio. Non discuto la qualità professionale di Anellucci l’ho portato io a Nettuno, ha avuto esperienze importanti, nulla da eccepire sul suo operato. Ma come organo di Amministrazione io ritengo che ci debba essere qualcuno del posto, anche qualcuno diverso da me se ho fatto il mio tempo, senza nulla togliere ad Anellucci. Qui ci sono requisiti e professionalità non comprendo il perché di una scelta esterna al territorio. Le funzioni del Presidente sono strettamente legate al territorio e a mio avviso un legame con Nettuno è essenziale. Il Direttore Masullo e il vicedirettore Di Pietro, scelti da me, hanno portato risultati eccellenti, ed entrambi sono di Nettuno, una questione di non poco conto. Rappresentiamo un’eccellenza territoriale assoluta. Secondo una ricerca della Sapienza siamo la migliore Banca per indice di sicurezza del Lazio, non è un risultato da poco. A Nettuno c’è molto da fare, c’è in discussione anche una fusione, bisogna organizzarci in strutture più grandi. Io non sono contrario ma non una fusione a tutti i costi, bisogna valutare le condizioni e i tempi migliori”.