L’Unitalsi di Nettuno – che dipende dalla sottosezione di Albano Laziale – ha una nuova sede che si trova al civico 197 della Nettuno/Velletri. È stata inaugurata ieri mattina alla presenza del Prefetto Antonio Reppucci, Presidente della Commissione straordinaria del Comune di Nettuno, e del Vescovo della Diocesi di Albano monsignor Vincenzo Viva che dopo aver celebrato la Santa messa, ha benedetto la nuova sede.
“Buongiorno, e Grazie a tutti per la vostra presenza! Eccoci a benedire, a visitare, ad ammirare, la nuova e splendida sede dell’Unitalsi sottosezione di Albano – le parole di Pietro Corti, Presidente della sottosezione di Albano – iniziamo oggi ufficialmente a vivere una “sede” più bella e più adatta ai nostri scopi. La nostra letizia si esprime in riconoscenza per tutti coloro che hanno reso possibile, favorito, promosso, beneficato questa nuova sede e resa più organica, più efficiente dedicandovi cure assidue ed amorose. Non possono tacere i nostri sentimenti di gratitudine in modo speciale e doveroso al Prefetto Antonio Repucci, per la sua vicinanza soprattutto nei momenti passati … che hanno determinato l’essere qui oggi, per l’apprezzamento per il nostro servizio e per quanto opera la nostra Associazione… è sempre stato, e tanto più in questa ultima occorrenza, valido intermediario tra il Comune e la nostra Associazione e tutt’ora ci apprezza e ci sostiene”. “Un sentito ringraziamento al Vescovo SE Mons. Vincenzo Viva per la sua presenza e per la benevola attenzione che dedica alla nostra Associazione. Il suo essere qui in mezzo a noi anche oggi come PADRE che ama i suoi figli, ci incoraggia e ci sostiene. Un ringraziamento al Dirigente dei Lavori Pubblici del Comune di Nettuno Vito Rocco Panetta per la sua straordinaria e risolutiva disponibiltà. Grazie di cuore! Un affettuoso saluto alla nostra Presidente Unitalsi della Sezione Romana Laziale Preziosa Terrinoni. A costo di ripetere ciò che tutti sanno circa il DONO di una sede come questa, io voglio, sottolineare nella presente occasione, il carattere PROVVIDENZIALE di una “casa” di questo genere: per le sue finalità, per l’interesse con cui interpreta e cura i bisogni dei nostri AMICI SPECIALI. per lo zelo assiduo e amoroso, che persone, mosse da senso solidale vi prodigano; per la funzione complementare e, si può dire, indispensabile, ch’essa esercita rispetto a quella della famiglia, per i risultati religiosi, morali e sociali, che promette di conseguire. Godere di una sede così ampia e così accogliente come questa, con questi spazi. locali e giardino, sono certo che contribuirà fortemente ad incontrare, attrarre, assistere, quanti la Provvidenza continuerà a porre sul nostro cammino. Direi che le persone in difficoltà fisica e morale hanno bisogno, in differenti espressioni, ma sempre con intensità di sentimento, che si effonde con assiduità di cure, con comprensione. con dedizione, hanno bisegno d’essere amate. Dove manca l’amore manca il fattore principale, che lo estrae da se stesso, che le dona il senso della vita nonostante la condizione di disagio. Questa per noi deve essere la “casa” di tutto questo”.