E’ durata anni l’indagine che ha portato al sequestro di beni per oltre 4 milioni ad un sodalizio criminale.
Una prima operazione di rilievo, per sgominare il sodalizio criminale, il 14 novembre dello scorso anno, quando la Questura di Roma arreso 30 persone tra Nettuno e Pomezia dove due gruppi si fronteggiavano per controllare il mercato dello spaccio di droga.
La faida per controllare lo spaccio di droga tra Pomezia e Nettuno, senza pestare i piedi ai gruppi di ‘Ndrangheta, vede tra gli esponenti della due fazioni finiti in carcere Francesco Marinacci e Sami Panico, ex giocatore della Serie A di rugby con le Zebre di Parma. L’inchiesta ha consentito anche di ricostruire un sistema di auto riciclaggio del denaro sporco, legato soprattutto ai centri scommesse legali.
E’ stato un collaboratore di giustizia a fare luce sui due distinti sodalizi criminali, attivi tra i comuni di Pomezia e Nettuno. Due gruppi in concorrenza fra loro per il predominio del mercato della droga in quei territori, in particolare, cocaina e marijuana.
Tra il 2019 e il 2020 la polizia e la procura hanno sequestrato 10 chilogrammi di cocaina, 75 chilogrammi di marijuana e una piantagione sempre di “erba”. Durante le perquisizioni fatte oggi, invece, un ragazzo arrestato nascondeva un chilo e mezzo di hashish, 30 grammi di cocaina e chetamina. Nelle abitazioni di due dei 27 finiti in carcere, sono stati trovati un fucile e del munizionamento. Tutto sequestrato.
Droga che ha permesso ai due gruppi di generare un giro d’affari notevolissimo, soldi che andavano ripuliti, in particolare in sale scommesse, immobili, autovetture e orologi di pregio.