Una mattinata di intense emozioni quella di oggi al Cimitero Americano di Nettuno, il Sicily-Rome American Cemetery and Memorial più grande d’Italia e il secondo più grande d’Europa che ospita le spoglie di 10mila soldati morti durante la II Guerra Mondiale per valori come libertà e democrazia contro i Regimi Nazifascisti.
Alle 10 le delegazioni americane, inglese e italiana sono state accolte all’ingresso, dove c’è anche il bellissimo museo multimediale che racconta la storia della struttura e delle nostre coste, in attesa che gli studenti della scuola di via Olmata prendessero posizione negli spazi loro dedicati, così come i militari americani di stanza alla base Nato di Napoli e i tanti cittadini che non dimenticano un momento doloroso ed importante della nostra storia e vogliono ricordare cosa ha significato lo Sbarco per Anzio e Nettuno.
Le cerimonie sono iniziate con gli Inni intonati dalla Banda Militare, applauditissima dagli studenti che hanno cantato l’Inno Italiano e battuto le mani per quello americano. Poi i tanti ospiti si sono susseguiti sul palco delle autorità, dal Commissario di Anzio Francesco Tarricone, che ha invitato tutti a non dimenticare mai di impegnarsi a lavorare e “sognare la Pace nel mondo” al Prefetto Reppucci, che ha accolto con gioia il coinvolgimento delle scuole perchè sono i giovani a non dover dimenticare e a farsi promotori di una cultura di libertà, pace e democrazia in un mondo che con troppa facilità dimentica la sua storia. Sono quindi state deposte le corone in una giornata di sole in cui a ricordare il dolore e il sacrificio delle vite spezzate dalla guerra sono stati proprio gli studenti di Nettuno, che in Italiano e in inglese, hanno raccontato la storia di due delle vittime della guerra, tra cui quella di un’eroica infermiera americana, alla cui memoria sono dedicati diversi edifici americani, che durante lo Sbarco, nonostante fosse stata ferita, continuò per tre giorni a lavorare cercando di mantenere la calma tra le truffe ferite.
Momenti che hanno reso chiaro a molti il prezzo altissimo che tante famiglie hanno pagato affinché l’Italia e l’Europa potessero vivere una stagione di diritti, libertà e democrazia.
Quest’anno non era presente la storica direttrice del Sicily-Rome American Cemetery and Memorial, da poco in pensione. Una donna che si è distinta nel suo ruolo per l’impegno e l’abnegazione nel ricordo di un evento storico che ha segnato il destino del nostro Paese e delle nostre die città perchè, come hanno ricordato gli ambasciatori e i delegati militari di tutti i Paesi “la liberazione dell’Italia e dell’Europa è iniziata sulle coste di Anzio e Nettuno”.
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