L’omicidio di Alexandru Ivan, appena 14enne, il delitto di Roma in cui a perdere la vita è stato Cristiano Molè, 33 anni, e infine, il ferimento di un 17enne ad Anzio hanno spinto a riprogrammare l’ordine del giorno del Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto ieri mattina in Prefettura.
Secondo le prime ricostruzioni l’unico filo conduttore sembra essere proprio la violenza e la presenza di armi sul territorio, per il resto è chiaro che gli episodi non sono collegati.
Il Prefetto Giannini in merito ai controlli è intervenuto dicendo che “è importante continuare a esercitare con forza la presenza sul territorio per l’affermazione dello Stato ma soprattutto accompagnare i processi di rigenerazione dei territori. Lo sforzo delle forze dell’ordine è enorme”. Non verranno adottate misure extra a seguito di quanto accaduto perché “l’impegno e già massimo da tempo quello che sarà importante è lo studio e l’analisi per sapere dove impiegare le risorse”. Ad Anzio, tuttavia, la presenza delle forze di Polizia è sottodimensionata in maniera seria, come denunciano da tempo i Sindacati di categoria e da più parti sono stati chiesti rinforzi non ancora arrivati.