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Estorsione mafiosa a due imprenditori di Pomezia, condannati in tre

Sono arrivate tre condanne pesanti per la tentata estorsione mafiosa a colpi di fucile d’assalto ai danni di un imprenditore di Pomezia.
A distanza di oltre sette anni dall’agguato finito al centro di un’inchiesta della Dda di Roma, il Tribunale di Velletri ha condannato Giampiero Gangemi, di Aprilia, a 6 anni di reclusione, Patrizio Forniti, di Anzio, a 6 anni e 8 mesi, e Mirko Morgani, di Latina, a un anno e 8. Per la stessa vicenda era già stato condannato a oltre sette anni di carcere Sergio Gangemi, fratello di Giampiero.
Secondo la ricostruzione delle indagini gli imputati avrebbero tormentato per 4 anni due imprenditori di Aprilia e Torvaianica. Le indagini dei carabinieri iniziarono dopo che, il 31 luglio 2016, i militari intervennero in via Poggio Paradiso, a Pomezia, dove un imprenditore riferì loro di aver sentito esplodere dei colpi d’arma da fuoco contro la sua abitazione. Gli investigatori trovarono nei pressi di uno dei cancelli di accesso alla casa 28 bossoli calibro 223 Remington.
L’imprenditore riferì agli investigatori dei problemi suoi e di un suo socio in affari con la famiglia Gangemi di Aprilia, che avrebbe chiesto loro 25 milioni di euro a fronte di un prestito di 13 milioni. Riferì di un primo attentato nel 2014 ai danni del suo socio in via Cagliari, ad Aprilia. Aggiunse che i Gangemi avevano iniziato a minacciare anche lui e che a nulla era servito aver versato loro ingenti somme. Specificò infine che ignoti avevano lanciato in precedenza due bombe nel giardino della sua abitazione, a Torvaianica, e che aveva saputo che l’attentato era opera di Forniti. Infine le condanne.
J.B.