Finisce con un’assoluzione nel processo di appello “perché il fatto non sussiste” l’incubo del medico di Nettuno Tonino Di Fulvio.
Dopo le condanne in primo grado, presso il Tribunale di Latina, ad opera del giudice Giorgia Castriota (poi arrestata per il reato di corruzione) l’appello mette la parola fineall’inchiesta ribattezzata Certificato pazzo. Secondo l’accusa sette medici e un mediatore erano accusati di aver emesso una serie di certificati medici falsi attestanti invalidità o utili per ottenere armi, licenze da caccia o essere scarcerati. I certificati sarebbero stati emessi in provincia di Latina in cambio di mazzette.
Il dottor Di Fulvio in primo grado era stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione. Oggi una giornata di vera festa per il medico di Nettuno che, finalmente, ha visto pienamente riconosciuta la propria estraneità ai fatti.