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Chiude la storica edicola da Vittorio a Nettuno, il Prefetto: “Torni a vivere”

Ha suscitato infinite emozioni di dispiacere e nostalgia l’annuncio, sui social, della chiusura della storica edicola di Vittorio, in piazza Mazzini in centro a Nettuno. Un punto di riferimento per quanti, nell’epoca pre internet, si sono informati con la carta stampata, compravano il giornale ogni giorno, hanno comprato figurine, libri, dvd, collane, settimanali, e vissuto in pieno l’epoca purtroppo trascorsa della cultura  legata all’Editoria, della lettura come abitudine e non come sporadico evento, del confronto di piazza, del dialogo di una comunità.
“Cari amici e concittadini di Nettuno – scrive sui social Tommaso Ronci – è con grande dispiacere e nostalgia che annunciamo la chiusura momentanea della nostra edicola a piazza Mazzini, edicola storica del mitico Vittorio Cibati.
Un luogo che ha rappresentato la storia della nostra comunità e che ha visto passare generazioni di adulti, bambini, locali e turisti, per più di 40 anni.
Purtroppo, le nuove sfide professionali e le nostre esigenze familiari non ci permettono più di gestire questa attività, punto di riferimento per tutta la collettività nettunese e non solo.
Tuttavia, guardiamo al futuro con speranza mentre mettiamo in vendita la gestione della nostra attività, auspicandoci che chi la rileverà, possa trasformarla, aggiornandola e renderla più adatta ai tempi moderni.
Ci auguriamo che questo cambiamento possa preservare l’eredità storica tramandataci dal grande Vittorio e trasformare questo luogo in uno spazio vitale e attuale per tutta la cittadinanza.
Vi ringraziamo per gli anni di supporto e affetto che avete dimostrato a questa edicola e vi invitiamo a continuare a sostenere le attività locali”.
Tra i tanti commenti di affetto e solidarietà alla famiglia spicca quello del Prefetto di Nettuno Antonio Reppucci: “Uno storico presidio culturale che va salvaguardato, anzi potenziato… la chiusura impoverirebbe culturalmente la città… Vivo e forte l’auspicio che l’edicola possa presto ritornare a vivere con il forte entusiastico coinvolgimento della comunità locale”.