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Il Comune di Anzio ha approvato il Piano di utilizzo degli arenili

Il Comune di Anzio, lo scorso 11 dicembre, ha approvato il nuovo Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA). Si tratta dello strumento di programmazione e pianificazione dell’utilizzo delle Aree Demaniali Marittime di competenza comunale la cui finalità primaria è individuabile nella regolamentazione dell’uso della spiaggia per fini turistico ricreativi, in un regime di compatibilità con gli obiettivi di tutela e salvaguardia dell’ambiente costiero fissati nelle Leggi Regione Lazio.
Il Piano è redatto in conformità al Regolamento della Regione Lazio. L’ambito territoriale di riferimento del Piano di Utilizzazione degli Arenili ‐ PUA è la porzione di arenile ricadente nel territorio comunale compreso tra il confine comunale con Nettuno a sud e il confine comunale a Nord con Ardea per la profondità individuabile tra la Linea di Costa Bassa, così come definita sulla base dell’accordo di Partenariato Pubblico tra l’Amministrazione regionale e la Marina Militare.
Obiettivo primario del PUA di Anzio è quello di disciplinare uso e la funzione della spiaggia disponibile compatibilmente con gli strumenti di pianificazione vigenti e il quadro vincolistico evidenziando eventuali problematiche di carattere idrogeologico e geomorfologico presenti.
Le principali novità introdotte dal Regolamento sono: il 50% spiagge libere, al fine di garantire la massima fruibilità delle spiagge libere, è stata introdotta la tipologia di “spiaggia libera con servizi”, ovvero una spiaggia che, pur rimanendo di libera fruibilità agli utenti, preveda la presenza di servizi minimi ai cittadini (servizi igienici, primo soccorso, punto ristoro, noleggio di attrezzatura).
Al fine di migliorare la vivibilità e l’immagine del litorale laziale sui mercati turistici, saranno promossi, nell’ambito delle procedure di affidamento delle concessioni, progetti di sviluppo per l’accessibilità al mare lungo tutta la costa, in particolare aumentando la qualità degli spazi e degli arenili pubblici e ampliando la gamma di servizi erogabili sulle spiagge (ad esempio aree verdi e wi-fi, parcheggi).
Al fine di proporre un’offerta turistica sui litorali che vada oltre la stagione balneare, i Comuni potranno autorizzare l’utilizzo delle strutture di facile rimozione (cabine, bungalow, capanne) durante l’arco di tutto l’anno.
Al fine di incrementare l’animazione dei litorali, sono stabilite le tipologie di attività accessorie consentite all’interno degli stabilimenti balneari. Tra queste, oltre alla somministrazione di bevande e cibo, l’intrattenimento musicale e danzante; la vendita di giornali, libri e articoli da spiaggia; esposizioni/gallerie d’arte; attività ludiche; attività finalizzate al benessere; scuola di attività nautiche e attività sportive di tipo non agonistico; noleggio di imbarcazioni e natanti.
La durata delle concessioni potrà essere correlata all’entità degli investimenti da parte del concessionario, anche relativi ad opere, servizi ed attività di pubblico interesse volti alla valorizzazione ambientale, al potenziamento dell’accesso e della fruizione degli arenili, al miglioramento delle condizioni di sicurezza ed al risparmio idrico ed energetico, ivi inclusi gli investimenti per la partecipazione dei concessionari a programmi regionali o comunali di difesa della costa, ovvero la partecipazione alla realizzazione di specifici piani comunali per la realizzazione di parcheggi, aree di pubblica fruizione, opere di manutenzione straordinaria dei lungomare.
In linea con la direttiva dell’Unione Europea 2006/123/CE – anche detta Direttiva Bolkestein – e la normativa nazionale, ai fini dell’assegnazione di nuove concessioni trovano applicazione le disposizioni in materia di tutela della concorrenza e di trasparenza. Inoltre si prevede l’obbligo per i Comuni di pubblicare sul proprio sito istituzionale, entro il mese di febbraio di ogni anno, i dati relativi alle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative di propria competenza e l’obbligo per la Direzione regionale competente di pubblicare sul proprio sito istituzionale tutte le norme legislative e regolamentari relative al demanio marittimo turistico ricreativo, al fine di facilitarne la fruibilità da parte dei soggetti interessati.