La giovane cantautrice di Anzio Asia Belleudi ha presentato il suo album “Nova”, in uscita domani, venerdì 15 dicembre, rispondendo ad alcune domande.
Di cosa parla “Nova”, il tuo nuovo album?
“Il mio album è incentrato sulla prospettiva personale. Ogni canzone racconta qualcosa della mia vita strettamente personale che si affaccia e si confronta con il passare del tempo; alcuni brani li ho scritti subito dopo aver provato quella sensazione mentre altri sono stati ragionati e composti più a freddo. “Nova”, il pezzo che dà il nome all’album, è stato realizzato campionando dei suoni e delle voci, alcune più palesi e altre sono diventate il pad che si sente durante tutto il brano. Ho scelto di fare il video (per ora) di “It could have been you” proprio perché è la canzone più spoglia a livello strumentale ma ricca di significato; è un messaggio all’altro e a me stessa. Una dolce rassegnazione all’illusione di conoscere una persona per scoprire poi che “potevi essere tu” ma non lo sei”.
Le tue emozioni
“Come dicevo prima, “Nova” è una raccolta intima di emozioni e pensieri; spero sia lo stesso per chi ascolterà questo lavoro. Tutti i pezzi affrontano tematiche diverse come la perdita, l’amore, il desiderio e la liberazione. Ci sono canzoni come “Let it go” che omaggiano artisti che non ci sono più oppure un pezzo come “Watching over you” che racconta come una persona a noi cara continua a vegliare su di noi”.
I ringraziamenti
“In questo album ci ho messo tanto sforzo, la maggior parte delle cose le ho composte e arrangiate io. Un chitarrista di Anzio mi ha aiutato nel brano “Colors”; escluso quello ho scritto tutto io dall’inizio alla fine eccetto “Heart dot blue”, scritta e composta campionando (i miei primi esperimenti). Per l’artwork, invece, devo ringraziare Joshua Pellerani visto che senza di lui i video e le foto non sarebbero state possibili”.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
“Ho delle “live” fissate per il prossimo anno. Voglio partecipare ai contest di zona con i miei brani e non come interprete. L’ispirazione, per quello che riguarda delle altre canzoni, non smette mai di trovarti quando fai uscire qualcosa. Sicuramente continuerò a scrivere, fosse solo anche per me stessa”.
Hai delle altre curiosità da raccontare su questo lavoro?
“Ho cercato di rendere il sound il più unico possibile. Non è la solita produzione Pop e nemmeno il classico Bass-pumped alternativo privo di qualità. Ogni strumento (batteria elettronica compresa) è suonato da me; non avendo una band su cui appoggiarmi ho dovuto impiegare molto tempo per riuscire a far suonare tutto a dovere. Ho fatto dei corsi di arrangiamento di musica Pop; i pezzi nascono tutti da voce e chitarra e ho trovato necessario esplorare e saperne di più a livello tecnico e musicale per rendere al meglio le mie canzoni avendo più consapevolezza nella scrittura”.
Fabiano Aureli
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