Home Cronaca Commissione antimafia, la relazione dei Prefetti di Anzio e Nettuno

Commissione antimafia, la relazione dei Prefetti di Anzio e Nettuno

Nella mattinata del 14 novembre si è tenuto presso il comune di Anzio la preannunciata audizione delle commissioni straordinarie dei Comuni di Anzio e Nettuno, promossa dalla Commissione Permanente Affari Costituzionali e Statutari, Sicurezza, Lotta alla criminalità organizzata della Regione Lazio presieduta dall’On. Cera, di intesa con la Commissione Parlamentare Antimafia presieduta dall’On. Colosimo.
Presenti, altresì, il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Aurigemma, l’Assessore Regionale agli Enti Locali Regimenti, Rappresentanti della Prefettura e della Questura di Roma, i Comandanti delle Compagnie Carabinieri e Guardia di Finanza di Anzio e Nettuno, De Palma e Simonitti.
I Prefetti Reppucci e Scolamiero, Presidenti rispettivamente delle Commissioni Straordinarie di Nettuno ed Anzio hanno svolto ampia e articolata disamina sul lavoro svolto, soffermandosi sulle iniziative e sulle misure assunte in termini di bonifica e rigenerazione, soprattutto delle strutture burocratiche comunali, rispetto alle quali si erano appalesate criticità, ritardi, disfunzioni, opacità rilevate dalle Commissioni di accesso ed altre emerse nel primo anno delle rispettive gestioni straordinarie.
Come da sollecitazioni provenienti dalle componenti parlamentari nazionali (Colosimo, De Raho, Salvetti, Verini Tenerini), e regionali (Cera, Berni, Zuccalà), l’attenzione dei Prefetti si è soffermata sul funzionamento degli apparati burocratici comunali, del quale sono stati sottolineati i punti di forza e i punti di debolezza, sul settore del rilascio di autorizzazioni, permessi, subappalti, concessioni balneari, rifiuti, sulla gestione del patrimonio comunale, delle spiagge, degli impianti e delle attrezzature sportive, sulle condizioni economico finanziarie degli enti (con Anzio con molte meno difficoltà), sui livelli di riscossione delle varie forme di tributi, sul livello dei servizi erogati alla collettività, sull’atteggiamento delle comunità rispetto all’evento dello scioglimento, sulle cautele e sugli accorgimenti da concretizzare per garantire in futuro la impermeabilità ai condizionamenti ed alle infiltrazioni malavitose viste le presenze inquietanti sul territorio di ‘ndrangheta, camorra, mafia, di malavita romana e di etnia zingara che, indubbiamente, hanno influito non poco negativamente sulla crescita e sullo sviluppo delle comunità, rallentandone il conseguimento di più elevati livelli di benessere.
I parlamentari nazioni e regionali negli interessanti interventi che si sono succeduti, dopo aver espresso sostegno e vicinanza all’operato delle Commissioni Straordinarie, preso atto del lavoro svolto, delle considerazioni e degli spunti emersi, da approfondire ulteriormente, anche in ottica di miglioramento dell’operato commissariale, hanno evidenziato i possibili rimedi ed aggiustamenti, oltre che la necessità di sostegni economici che rendano le gestioni ulteriormente remunerative ed efficaci, in termini di concreta e reale svolta, discontinuità, rispetto al passato, con sicuro ed effettivo recupero della legalità e della trasparenza.
Toccato anche il tema di un necessario rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine presenti sul territorio per contrastare più capillarmente, con più energia ed efficacia mire ed appetite malavitose di clan di varia estrazione, che hanno messo radici profonde nel tessuto socioeconomico locale. Toccato, infine, il tema delle incandidabilità per le quali risultano presentate proposte, tuttora all’attenzione della magistratura, del quale è stato auspicato una pronuncia in tempi brevi, anche per dare segnali importanti alle comunità locali che hanno, finora, commentato con una certa distanza e freddezza le varie operazioni di contrasto alla malavita organizzata portate avanti da Magistratura e Forze dell’ordine.