“Ad Anzio e Nettuno, comuni commissariati per mafia, ci sono tutte le consorterie criminali, una situazione complessa che conosco benissimo, ci sono ‘ndrangheta, camorra, Cosa Nostra e clan locali sono connessi con gruppi di albanesi e i crimini vanno dallo spaccio massiccio al racket che è stato evidente la scorsa estate con una serie di attentati incendiari. Mancano però le forze dell’ordine, sono troppo poche rispetto a questo complesso quadro criminale mi farò intermediaria, se serve, per chiedere un intervento immediato”. Lo ha detto la presidente della commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo, presente alla seduta della commissione regionale che si occupa di criminalità organizzata convocata oggi al Comune di Anzio.
“Dobbiamo far emergere con chiarezza qual è la geografia dei clan su questo territorio e come questi utilizzano le nuove generazioni, togliendo spazio al futuro. Auspico che ci saranno dei rinforzi e sono disposta a chiederli in prima persona. Qui c’è una presenza nota della ‘ndrangheta con una locale che viene da Santa Cristina d’Aspromonte, abbiamo la presenza acclarata di diverse famiglie, i Gallace, i Perronace, i Madaffari ma abbiamo anche una presenza importante dei clan camorristici. Tra questi ultimi segnaliamo la lunga mano del clan Moccia e del clan Mallardo. Allo stesso tempo, poi qui c’è anche un braccio di Cosa Nostra catanese e sono presenti gli albanesi. Da qui – ha sottolineato la Colosimo – partono gli accordi per la gestione di importanti piazze di spaccio di Roma. Ci sono soggetti violenti, che usano la forza e le intimidazioni per controllare il territorio, la società, le imprese e il commercio”.
