Questa mattina si è tenuta in via straordinaria, nel comune di Anzio, la commissione antimafia regionale in seduta congiunta con i delegati delle Prefettura e della Questura e la presenza della Presidente della commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo.
Durante la mattinata doppio colpo della Finanza, che sequestrato i beni di un carrozziere evasore, e della Dda che ha arrestato 30 persone per spaccio tra Nettuno e Pomezia. Nel rendiconto delle autorità è emerso un quadro complesso di infiltrazione del territorio, con la commistione di diverse consorterie criminali e una situazione di bonifica del territorio, a partire dalle pubbliche amministrazioni, che è ancora in corso.
Un processo di ricostruzione che è solo all’inizio e riguarda anche la macchina amministrativa, i regolamenti, le revisioni delle concessioni pubbliche, dalle spiagge, ai rifiuti fino agli impianti sportivi.
Anzio e Nettuno, in teoria, dovrebbero andare a votare la prossima primavera, ma ad ascoltare i delegati usciti uno ad uno dalla commissione, sicuramente non sarà così. Questo è quello che è emerso dalle audizioni. Protagonisti in aula anche i commissari dei due Enti e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
Il quadro disegnato dai commissari è quello di un lavoro di “bonifica “in corso e andare al voto tra pochi mesi sarebbe quindi prematuro. Ci sono anche, brevissimo, le elezioni europee e la vicepresidente dell’antimafia regionale Eleonora Mattia ha chiesto con forza che il tribunale di Velletri renda noti al più presto i nomi dei cosiddetti incandidabili. La presenza sul territorio di famiglie considerate legate alla ‘ndrangheta e l’influenza della criminalità organizzata sulle amministrazioni sono dati per acquisiti dai commissari e la loro influenza sull’economia, la politica, la società civile. Un sistema sociale e politico, nelle due cittadine, tutto da ridisegnare.