Home Attualità Il Comune di Nettuno celebra in piazza le Forze Armate e L’Unità...

Il Comune di Nettuno celebra in piazza le Forze Armate e L’Unità d’Italia

“Oggi celebriamo, con sobrietà e semplicità, le Forze Armate, cui va la gratitudine e la riconoscenza della Nazione per l’impegno quotidiano al servizio della Patria e delle Istituzioni, e più in generale per l’affermazione della pace e della democrazia, partecipando in tanti scenari internazionali, alla ricostruzione delle istituzioni democratiche, agevolando e favorendo crescita, sviluppo e benessere di non poche popolazioni”.
Lo scrive la commissione straordinaria di Nettuno composta da Antonio Reppucci, Gerardo Infantino e Tania Giallongo.
“Celebriamo altresì – aggiungono – l’identità, l’appartenenza, i sentimenti nazionali ed i valori della solidarietà, della coesione, della partecipazione, consacrati nella Costituzione.
Ricordiamo i 700.000 giovani che hanno perso la vita nel primo conflitto mondiale per realizzare una Patria unita, libera, democratica e per difendere ideali risorgimentali che hanno trovato piena compiutezza nella Costituzione del 1948: sul Piave, sul Grappa, sul Podgora… c’erano soprattutto italiani, non laziali, umbri, piemontesi, siciliani…
Siamo chiamati ad alimentare quotidianamente il culto della rimembranza per combattere razzismo, antisemitismo, xenofobia, intolleranza, dispotismi, totalitarismi e per non relegare nei libri di storia e nei musei uomini, eventi, situazioni, vicende tragiche che anche cippi, steli e memoriali disseminati sul territorio richiamano.
Gli insegnamenti del passato invitano ad allontanare brutalità, ferocia, atrocità, barbarie, abiezione ed efferatezza umana, comportamenti improntati ad odio raziale, etnico, religioso in un’ epoca difficile, con la famiglia umana che sembra aver smarrito la via della pace, soggiacendo alla follia della guerra.
Viviamo in una “multi crisi”, economica, sociale, geopolitica, alimentare, sanitaria e vittime i popoli che la subiscono. Sta pericolosamente venendo meno il patrimonio immateriale che faticosamente era stato costruito e su cui era impostato il modello di sviluppo precedente: la fiducia reciproca fra gran parte degli Stati, il multilateralismo delle relazioni internazionali, la dimensione cooperativa globale.
Viviamo in un’ epoca di inquietudine e di instabilità, un tempo tragico pieno di paure, incertezze, smarrimenti.
E per uscire da questa dimensione occorre recuperare e rafforzare la memoria del passato, respingendo le ideologie più estreme, e l’antisemitismo, che poi portò l’olocausto, il più letale.
La democrazia in crisi in tante parti del mondo va difesa con ogni possibile sforzo perché è l’ossigeno che respiriamo e che abbiamo il dovere di sostenere, per neutralizzare “la cascata di conflitti in essere”, con l’ asse democratico mondiale sotto minaccia esistenziale, come novanta anni fa.
Il 4 novembre deve costituire un giorno di profonda riflessione su vicende tragiche e raccapriccianti del passato, respingendo negazionismi, revisionismi, riletture e ricostruzioni tendenziose, nella consapevolezza condivisa che è assurda ogni guerra o conflitto, come è assurda ogni violazione; non c’è senso per ciò che sta accadendo, con immagini di corpi lacerati, devastati, una vera catastrofe umanitaria che vede vittime, soprattutto bambini.
Il 4 novembre – ricorrenza istituita nel 1919 con riferimento alla vittoria del 4 gennaio 1918 a Vittorio Veneto – è la festa degli italiani, che in questo giorno riaffermano e ricordano i valori della convivenza civile che trovano espressione nelle varie forme della partecipazione alla vita sociale del paese.
Non ci dobbiamo stancare di costruire la pace: mai avremmo pensato che i nostri figli, i nostri nipoti, noi stessi avremmo vissuto la contemporaneità di un pogrom, in un mondo che sembra fuori controllo, mentre fino a qualche tempo fa pensavamo che la storia umana avesse fatto grandi avanzamenti nella lotta per i diritti civili, voltando le spalle, finalmente, a regressioni e sommovimenti negativi.
Ripudiare ogni guerra è il compito di ogni essere umano per ritrovare il senso della vita, leggendo ed interpretando ciò che stiamo vivendo con un linguaggio e con sentimenti non di potere, sopraffazione o vendetta, ma di pietà e di commozione per il destino degli altri.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare domani alle ore 11 presso il Monumento ai Caduti di Piazza Battisti alla cerimonia istituzionale organizzata per celebrare la ricorrenza della Festa delle Forze Armate e dell’Unità nazionale”.