Questa mattina durante l’intitolazione della scuola di Piscina Cardillo a Nettuno ad Antonio Taurelli, il Prefetto di Nettuno Antonio Reppucci che coglie sempre l’occasione per fare un appello ai cittadini per collaborare con le Istituzioni per il bene comune, ha fatto una riflessione sul comportamento di alcuni minorenni, ma anche di alcuni incivili adulti, che creano disagio nella cittadina del Tridente.
“Oggi in questo bellissimo evento i cittadini, il comune, la scuola, hanno fatto squadra per la buona riuscita ed è un successo. Purtroppo non sempre accade. La scuola fa quello che può, ma dobbiamo ricordare il ruolo centrale delle famiglie. In questi giorni ho letto di due 14enni che hanno rubato un’auto e si sono schiantati, in questa situazione mi chiedo dove sono le famiglie? Ho letto di ragazzini ubriachi che hanno lanciato pietre contro alcune abitazioni al Borgo, dove sono le famiglie di questi ragazzi? Non si possono fare figli e abbandonarli, non controllare i danni che fanno, il bere, il disagio. La famiglia deve recuperare il controllo di queste persone”. Poi un passaggio su coloro che creano discariche in città.
“Il costo di questi comportamenti – ha detto – ricade su tutti voi, su tutti i cittadini. E’ vergognoso che ci sia chi pensa di abbandonare i rifiuti in strada in danno di una intera comunità, su questo dobbiamo intervenire con i controlli, ma i primi attori di una vita decorosa in questa città devono essere i cittadini che questo territorio devono amarlo davvero, con i comportamenti non solo a parole”.