Domani all’Olimpico la Roma festeggia i cinquant’anni da giallorosso di Bruno Conti. Brunetto di Nettuno, detto anche da mezzo mondo MaraZico dopo le sue imprese al Mondiale dell’82 che lo hanno portato nella grande storia del calcio, è stato un protagonista della Roma degli Anni 80. Un talento ineguagliabile il suo. Debutta, mezzo secolo fa, il 9 settembre 1973 nella Primavera della Roma al Tre Fontane contro la Ternana, maglia numero 8, diciottenne strappato al baseball, che a Nettuno era lo sport più diffuso.
Sedici le primavere passate insieme, con 402 presenze, uno Scudetto, 5 Coppe Italia oltre a due campionati e una Coppa Italia con la Primavera. Senza contare il titolo mondiale conquistato nel 1982 in Spagna con la Nazionale azzurra.
Durante l’intervallo di Roma-Monza, la società e i tifosi (previsto l’ennesimo tutto esaurito allo stadio) premieranno Bruno Conti per i 50 anni al servizio del club. Un sodalizio eterno, proseguito anche al termine della carriera da giocatore, con Conti che ha sposato per tutta la vita la causa giallorossa. Nel 2012 è stato inserito nella prima edizione della Hall of Fame della Roma, celebrato come uno dei simboli del club capitolino, dove attualmente si occupa del coordinamento tecnico delle squadre giovanili fino all’Under 14.
Da calciatore prima, da dirigente poi, una storia d’amore infinita in giallorosso. Scopre tanti campioni, da De Rossi, ad Aquilani, Romagnoli, Pellegrini, Florenzi… domani la festa per un anniversario che non si può trascurare.
