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Red Tigers 1957, domenica un derby emozionante con la P.C. Nettuno

Due campionati di Serie B con Nocerina e Juve Stabia, tanti campionati vinti in Campania, una scelta di vita forte ed il trasferimento a Nettuno.
Direttore per lei domenica è un derby, le motivazioni aumentano?
“Ogni domenica è per me la gara più importante, a prescindere dall’avversario. Il calcio sia come professione che per hobby, l’ho sempre vissuto con grande passione e cerco di trasmettere la voglia di vincere che ho a tutte le squadre, è il sale di chi fa sport ad ogni livello”.
Domenica affrontera’da avversario la squadra della sua città, che squadra è per lei il Pro Calcio Nettuno?
“Sicuramente un’ottima squadra, costruita per ben figurare e con una struttura societaria che dall’esterno sembra solida e ben organizzata. Calciatori poi del calibro di Pirone, Ussia, Dawda, Cozzolino e Giansanti solo per nominarne qualcuno – continua Sicignano – non li scopriamo certo oggi. Sono calciatori con doti importanti ed hanno centinaia di presenze in categorie superiori, possono essere un valore aggiunto. Dovremo affrontarli sicuramente con grande attenzione”.
Per gli addetti ai lavori l’inizio in sordina di Red Tigers e Nettuno esprime il loro valore, è d’accordo o la partita di domenica può affossare definitivamente le ambizioni di una delle due squadre?
“In questo sport abbiamo la fortuna di avere tanti professori portatori di verità assolute. Pomezia, Torvajanica, Virtus Mole, Arco di Travertino e Tor de Cenci secondo loro saranno le squadre che si giocheranno il campionato. Rispetto l’opinione di tutti, ma domenica sicuramente non sarà decisiva ne’ per noi ne’ per il Nettuno. Siamo solo all’inizio e gli episodi nel breve contano molto, ma i veri conti si faranno solo dopo molte più partite”. Che squadra è il Red Tiger?
“Veniamo da un terzo posto in un girone difficile e vogliamo dimostrare che è stato un piazzamento meritato. Ma soprattutto vogliamo continuare a divertirci e c’è solo un modo per farlo completamente. Ovvero vincere”.
Infine una curiosità, come è arrivato a vivere a Nettuno?
“Purtroppo non sono nato qui, ma me ne sono innamorato circa 15 anni fa. Per il lavoro che faccio mi sarei potuto trasferire in molte città, ma ho scelto Nettuno e lo rifarei. Alle volte i cittadini di Nettuno non comprendono in pieno la fortuna di vivere qui e non la valorizzano abbastanza. Permettetemi, infine, di augurare buon campionato al Nettuno, ma anche a tutte le altre compagini con cui ci sfideremo ogni domenica”.