“La legge 168/2017 riconosce ai domini collettivi rappresentati da enti esponenziali come le Università Agrarie rango di ordinamenti giuridici primari di rango sub costituzionale destinati alla valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale. Dunque non si tratta di un Ente inutile ma oggi estremamente importante come importante è la tutela che offre al patrimonio collettivo.
L’Università Agraria di Nettuno non fa acqua da nessuna parte e ha i conti in ordine. Ringraziamo il Consigliere Conte per la raccomandazione, ma pare evidente che chi ha preso i voti ha impiegato tutte le sinergie degli ultimi sei anni per sistemare un disastro amministrativo lasciato da soggetti che sono stati condannati dalla Corte dei Conti per danni erariali commessi a danno dell’Ente medesimo.
Tra questi l’allora Presidente Vari e il segretario Conte contro i quali il sottoscritto ha esposto denunce e non governato insieme, mettendo fine alla Consiliatura.
Come, per fare chiarezza una volta per tutte, da capogruppo di maggioranza, ho messo fine denunciando atti illeciti agli enti preposti, alla precedente Consiliatura citata dal signor Conte e non avendo minimamente partecipato allo “sfascio del territorio” da Lui citato. Io sono arrivato all’Università Agraria negli anni 2000 quando la situazione era già avvenuta e consolidato. È triste che un cittadino di Nettuno che ha voluto far parte del Consiglio di amministrazione di un Ente secolare sia il primo a combatterlo. Noi la conosciamo benissimo l’importanza dell’Ente per la tutela del patrimonio collettivo. Serve collaborazione, cosa negata dal consigliere Conte, per provare a ridare vita all’Università civica, non prove di forza e forme di esibizionismo”. Questo la replica del Presidente dell’Agraria Giampiero Gabrieli a Carlo Conte che in mattinata aveva preso posizione sulla polemica legata alle imposte chieste dal comune e relative alle case realizzate sui terreni demaniali.