L’Università Agraria di Nettuno, pubblica sulla sua pagina social una nota di smentita ad una testata nazionale, in cui precisa alcune questioni importanti riguardo alla notizia che l’Ente “rischia il default” a seguito dell’accertamento dell’Agenzia delle Entrate che pretenderebbe “il pagamento delle tasse comunali pregresse”. “E’ una notizia assolutamente falsa – spiega il Presidente Giampiero Gabrieli – l’Università Agraria di Nettuno gode di ottima salute e mantiene la propria gestione finanziaria ed economica in assoluto equilibrio dopo sei anni di riassetto amministrativo reso necessario a seguito di gravi inadempienze da parte delle precedenti amministrazioni.
A queste ultime e alle pregresse amministrazioni comunali deve, infatti, attribuirsi la responsabilità dello scempio urbanistico perpetrato a danno della collettività e del patrimonio ambientale e paesaggistico di cui è ente esponenziale l’Università Agraria medesima.
L’Agenzia delle entrate, sezione territorio ha avviato nel 2012 un’attività di ricognizione delle superfici coperte notificata in quegli anni agli amministratori dell’Università Agraria che hanno ignorato negligentemente i sintomi di un’anomalia che, in quegli anni, poteva essere sanata, lasciando ad oggi gli effetti nefasti di carichi economici e urbanistici immani.
E’ il Comune di Nettuno che pretende il pagamento di IMU e TASI per gli immobili abusivi, gli stessi che il Comune di Nettuno, pur avendo ricevuto istanze di sanatoria, ha ignorato determinando danni erariali e illeciti amministrativi ed urbanistici insanabili”.
L’attuale Presidente, spiegano ancora dall’Agraria, ha messo in piedi una valida azione di bonifica che scherma le casse e il patrimonio dell’Università Agraria, ma resta un problema economico e sociale che nessuno vuole affrontare ma che vede coinvolti, il patrimonio collettivo, interi quartieri e centinaia di famiglie che vivono nell’illegittimità addossando gli oneri della propria condizione sul denaro pubblico.
Infine una chiosa legata al consigliere di minoranza Carlo Conte, che sulla vicenda ha voluto dire la sua prendendo le distanze.
“E’ esecrabile oltre che biasimevole che si prendano le distanze come “consigliere di minoranza” da parte del Signor Carlo Conte – scrive il Presidente Gabrieli – il quale sa bene di essere un membro del consiglio di amministrazione al pari degli altri, come soggetto eletto per il bene della collettività e non contro una o l’altra fazione, ma soprattutto sa bene quali problemi urbanistici fossero cogenti rispetto ai terreni di uso civico avendo egli stesso ricoperto la capisca di Sindaco del Comune di Nettuno, prima che di consigliere di amministrazione dell’Università Agraria ed essendo il fratello dell’allora Segretario generale dell’Università Agraria medesima nel periodo coincidente con le “novità” catastali. Dunque, l’auspicio che l’Università Agraria affronti in radice il problema. Spetta a tutti i cittadini di Nettuno rispettare il proprio patrimonio e chi si erge a “primus inter pares” deve essere più diligente degli altri, veicolando notizie vere, suggerimenti per migliorare e buoni propositi, tutti nella medesima direzione. Dopo tutto, se il patrimonio ambientale manca, manca a tutti, consiglieri di minoranza compresi”.