“La macchina girava in tondo sulla piazza, all’improvviso in tre sono scesi e mi sono venuti addosso: ricordo solo che mi hanno dato un pugno e sono risvegliato sull’ambulanza”. Gabriele Ferrari, ventenne di Anzio, ha raccontato al Corriere della drammatica aggressione che ha subito domenica alle 17 in pieno centro.
Le sue condizioni, fortunatamente, sono in continuo miglioramento. Ha riportato un trauma cranico, una forte contusione al petto che gli ha causato un edema polmonare e delle lesioni ai piedi. Ma la situazione avrebbe potuto essere decisamente più grave.
Gli investigatori del commissariato di Anzio grazie alle immagini e alle testimonianze dei presenti, in brevissimo hanno identificato e poi arrestato i responsabili. Due gemelli di Nettuno, nati in Italia da genitori serbo bosniaci, che si trovano in carcere a Velletri in attesa dell’udienza di convalida. Al vaglio la posizione di un 17enne egiziano che era con loro.
“Sono sollevato dal fatto che li abbiano presi — ha detto il padre del ragazzo — mio figlio non si meritava una cosa del genere. Spero che rimangano in carcere, sono belve”.