In queste ore il Prefetto di Nettuno Antonio Reppucci, sempre aperto al dialogo con i cittadini e con la politica, è finito, come molti altri a turno, nel tritacarne dei social locali che rendono il confronto difficilissimo grazie a toni sempre inopportuni, richieste spesso fuori luogo o peggio fuori dalla legge, grazie alla maleducazione, grazie alle alzate di voce, alle aggressioni verbali alle volte immotivate altre volte semplicemente inutili ma che danno sfogo all’indole di chi si cimenta nel ruolo di chi pensa di essere il ‘paladino della giustizia’ e più realista del Re.
Proprio il Prefetto, nonostante i toni sopra le righe, e un contesto difficile, ancora una volta richiama i cittadini ad un dialogo che sia costruttivo che non può mai concretizzarsi sui social.
“Si può dialogare – scrive Reppucci – senza eccessi verbali e nel rispetto dell’altro, chiunque sia. Rinnovo l’invito a chi veramente vuole bene al paese ed alla sua storia millenaria… il comune è la sede per confrontarsi, discutere, informarsi, dialogare….ed è sempre aperto e disponibile con chiunque sia interessato: forze politiche, sociali, privati cittadini… non si può farlo attraverso i social per varie ragioni… anche per evitare equivoci, ambiguità, strumentalizzazioni e per neutralizzare eventuali impostori interessati a mestare e mistificare… inaccettabili in democrazia offese, illazioni, congetture… decenza, dignità, onorabilità, pudore sono valori cui ciascuno di noi deve uniformare il proprio comportamento… la porta rimane aperta a tutti… a titolo informativo ed in ottica di trasparenza si informa che comunque per il Palatucci sono stati adottati i primi provvedimenti per rafforzarne la sorveglianza con passaggi di vigili e carabinieri”.
Il Prefetto, questa mattina, durante l’inaugurazione delle targhe dell’Associazione Memorie Nettunesi ha fatto anche un appello alla classe politica: “Vorrei che i delegati politici, i segretari dei partiti, si facessero vedere di più in comune, per confrontarsi con la Commissione sul futuro della città, invece questo confronto non c’è e me ne dispiace. Mi piacerebbe un confronto anche duro, critico, dalle critiche nascono idee e soluzioni valide per la città, questo ci darebbe una mano per immaginare la Nettuno del futuro”.