Nettuno e il suo influencer. Navigando nel fantastico mondo dell’internet è facile imbattersi in ogni genere di influencer tra reel, cap e balletti. Parole difficili, è vero, da poco entrate nei nostri vocabolari e di cui è incerto l’utilizzo. Poi capita, in questo strano mondo, di imbattersi in persone che consideravi semplicemente il tuo vicino di casa o la persona che incontri in piazza, poi scopri che sui social ha quasi 30mila followers e i suoi video fanno milioni di views (se non capite questo lessico probabilmente siete boomers).
È il curioso caso di Massimo Bartolomei, di Nettuno per molti un amico per altri il divo dei social che con una leggerezza e semplicità travolgente prende in giro le influencer (soprattutto quelle che dicono “hi guys” e fanno gli aperitivi a Ibiza).
Se non lo conoscete, sicuramente lo farete in futuro, perché ora la città può vantare un influencer di tutto rispetto ben fuori dagli standard a cui siamo abituati.
Perché al “fitcheck per stasera a Ibiza” di Chiara Ferragni, Massimo Bartolomei risponde “dal bar di Nettuno”. Allo “Champagne a Ibiza”, lui preferisce “il cacchione in piazza del mercato”. Perché questa non è “la storia di due ragazze a Ibiza e un motorino, ma è la storia “di uno scopino in ferie e un tavolino…. Se semo magnati tutto il pesce e mo puzzamo de vino” per riassumere nel modo più efficace Massimo Bartolomei.
Massimo, ma tu come hai iniziato questa avventura sui social?
“E’ successo per caso. Dopo il lockdown ho fatto un paio di video per condividerli con il gruppo di famiglia pensando di avere il profilo social privato. Poi, però, mia figlia mi ha spiegato che avevo il profilo pubblico, all’inizio non me ne intendevo, e si è accorta che i video non solo erano visibili a tutti gli utenti, ma facevano un sacco di visualizzazioni che continuavano a salire. Così mi ha spronato a farne altri. Più ne facevamo, più ci divertivamo e quindi abbiamo continuato”.
Quando i followers sono aumentati, tu che hai pensato?
“Ho pensato che è una figata assurda” risponde con la sua ironia alla domanda.
Come stai gestendo il successo?
“Tutto questo successo lo vedono gli altri. Io sinceramente faccio i video per divertimento – con una certa nonchalance tipica dei nettunesi aggiunge – e li butto via così”.
Ma chi è stata la prima persona a supportarti?
“La mia figlia più piccola, quella social, perché se fosse stato per l’altra figlia, la più grande mi avrebbe fatto cancellare tutto.”
Per strada oggi ti riconoscono e a lavoro cosa ti dicono?
“Di solito mi guardano e mi dicono ‘sei tu quello di tiktok?’. Succede che mi fermano per strada, mi ripetono gli sketch dei miei video e si fermano spesso a parlare. A lavoro, a chi più, a chi meno, penso che i miei video piacciano, strappano una risata un po’ a tutti”.
Guardando i tuoi video ci ricordiamo anche quanto sia bello apprezzare le cose semplici. Tu sei così nella vita di tutti i giorni o desideri una vita da influencer?
“Quello che vedete sui social è quello che sono nella vita reale, chi mi conosce lo sa e tante persone quando mi vedono e mi sentono parlare, esclamano ‘allora sei davvero così!’. Una vita da influencer non riuscirei a immaginarla, penso che chi è diventato famoso sui social e perché ci si è ritrovato senza rendersene conto. Non mi dispiace affatto la vita che faccio, anzi, posso ritenermi una persona fortunata, ho un buon lavoro e una bella famiglia, tutto ciò che è in più, ben venga”.
Ma cosa pensi davvero degli influencers?
“Tanti sono divertenti, tanti interessanti, tanti non si possono vedere e non riesco capire come facciano ad essere influencer. Però ognuno segue ciò che gli piace, il mondo è bello perché è vario, si dice così. In un modo o in un altro sono riusciti a creare qualcosa e quando crei qualcosa, c’è chi ti sostiene e chi ti critica un po’ per invidia e un po’ per altro. Alla fine penso che non fanno male a nessuno, se uno li vuole seguire li segue, se a qualcuno non piacciono scorre avanti e la vita continua per tutti.
Tu che te ne intendi, il cacchione è di Anzio o di Nettuno?
“O cacchione è de Nettuno compá”.
Dove trovi l’ispirazione per rispondere così agli influencer?
“Veramente la maggior parte delle volte le battute mi vengono lì sul momento mentre scorro i video, infatti quando mi capita, faccio gli stitch al volo. Penso che si veda bene che i video non sono studiati, sono scoordinati e fatti un po’ con i piedi, però sono quelli che piacciono di più a quanto pare. Quando mi viene un tiktok da fare lo faccio subito, li butto così, proprio alla ‘come va va’, spesso capita che le mie social media manager, le mie figlie, mi prendano in giro dicendomi che sono un ‘boomer”.
Se ti trovassi uno di questi personaggi del web davanti, cosa gli vorresti dire?
“Boh, che ne so, gli direi ‘sei una figata assurda’, gli chiederei una foto insieme o un tiktok, due chiacchere e magari una birra, offro io”.