La Guardia Costiera della Capitaneria di Anzio diretta dal tenente di Vascello Nunzia Pezzella è intervenuta con alcune Unità Navali, nell’area marittima del Poligono Militare di Nettuno.
Al largo, infatti, sono stati segnalati in acqua a circa sette-dieci metri di profondità, alcuni ordigni bellici risalenti alla seconda guerra mondiale ancora perfettamente conservati, avvistati da alcuni naviganti della zona.
Erano ordigni di piccole dimensioni, bombe a mano e proiettili di mortaio che sono stati comunque recuperati. A prenderli in consegna gli incursori della Marina Militare, esperti subacquei del gruppo sminatori arrivati sul litorale romano da La Spezia in Liguria. Durante le operazioni di recupero e brillamento in mare, le motovedette della Capitaneria di porto di Anzio si sono occupate della sicurezza in mare e di non fare avvicinare nessuno. Le operazioni sono durate tutta la mattinata di oggi dalle 8 fino a circa le 12.30 circa e sono state portate avanti in totale sicurezza. L’area al largo della costa era stata interdetta dai militari della Capitaneria di Porto anziate già dallo scorso lunedì. Non è insolido che in questa zona si trovino ordigni bellici in quanto il territorio di Nettuno e Anzio è stato protagonisti dello sbarco Alleato.