La Commissione straordinaria di Anzio e il Dirigente di settore, replicano al Flag sulla procedura di gara aperta, sopra soglia comunitaria, per la fornitura di una Moto-Draga da utilizzare per le operazioni di escavo del porto di Anzio.
“Con riferimento alla vostra nota – si legge nel documento – si forniscono i seguenti elementi di risposta:
Le caratteristiche tecniche del mezzo proposto in fase di gara, a parere della commissione giudicatrice all’uopo nominata, hanno evidenziato difformità tali da rendere l’offerta tecnica non valutabile secondo quanto indicato negli atti stessi (caratteristiche tecniche minime del natante inferiori a quelle richieste).
In particolare la commissione giudicatrice, come si evince dal verbale n. 3 del 19.06.2023 (qui rinvenibile:https://anziogare.acquistitelematici.it/tender/502 ) ha sostenuto, tra l’altro, che “si evidenzia che il mezzo proposto (natante) destinato al rimorchio ha caratteriste tecniche difformi e ben al di sotto di quelle minime previste ed indicate nel disciplinare di gara ……..”.
Nel parere richiesto dal RUP e prodotto dall’Ing. Dogliani, redattore della parte tecnica del Disciplinare di gara, circa l’idoneità di tale differente mezzo per le finalità utili alle necessità del porto di Anzio, al fine di poter eventualmente avviare una nuova procedura di gara, si evince che il mezzo proposto (avente caratteristiche diverse da quelle previste) sarebbe comunque potuto essere utilizzato efficacemente per l’escavo del porto.
Diversamente da quanto affermato dall’ing. Dogliani con il predetto parere, dal punto di vista amministrativo, la modifica sostanziale delle caratteristiche tecniche dei mezzi richiesti, avrebbe comportato la ripetizione della procedura di gara sulla base del nuovo capitolato, al fine di assicurare il rispetto dei principi di imparzialità e concorrenza nell’affidamento de quo, le cui tempistiche non avrebbero consentito l’esito positivo nei termini fissati dalla Regione.
Pertanto, a fronte del concreto rischio, segnalato dalla Regione Lazio nella nota indirizzata a questa Amministrazione, di una totale perdita dei fondi, si è ritenuto corretto procedere alla rinuncia del finanziamento, tale da consentire all’Ente sovraordinato di poter destinare le somme stanziate ad altre finalità”.
Questa la replica del Comune sulla procedura che ha portato l’Ente a perdere un finanziato di circa 700mila euro per risolvere il problema, gravissimo, dell’insabbiamento al Porto di Anzio mentre si avvicina la stagione invernale con il rischio concreto di arrivare alla chiusura del bacino.