Il coordinatore-commissario di “Anzio in Azione” Gabriele Federici, che fa riferimento a Carlo Calenda, prende posizione sull’annuncio del Ministro della Giustizia Nordio, in merito al destino dei locali dell’Ospedale Militare di Anzio.“Auspichiamo come Anzio in Azione che non sia assolutamente vera la voce che vede il Ministero della Giustizia cercare in strutture militari dismesse e in particolare nel nostro Ospedale Militare al centro di Anzio, una sede adatta per le carcerazioni brevi – ha detto Federici – la realizzazione di una nuova struttura penitenziaria di qualsiasi tipo non è la risposta che ci aspettiamo da un Ministro garantista e aperto a migliori condizioni di trattamento per i detenuti”.
“Anzio in Azione” ricorda che sono circa 30 anni che si parla di come il Comune di Anzio debba rientrare in possesso dell’area della struttura del Ministero della Difesa e che se il centrodestra negli ultimi 10 anni ha fatto del suo cavallo di battaglia la trasformazione di quella vasta area in un “Central Park” modello New York, 5 anni fa nel programma del candidato sindaco del Pd di allora Giovanni Del Giaccio, si parlava più saggiamente della realizzazione nelle mura militari di una serie di facoltà “in trasferta” degli atenei romani, legate alla Ingegneria Navale e alla Biologia Marina.
Da queste ultime proposte (quelle relative ad una destinazione ad uso universitario) si deve ripartire e si spera che la Commissione Prefettizia Straordinaria riprenda in mano quei programmi per evitare la perdita di una importante area del Comune, vicina oltretutto alla cosiddetta superficie di “Bambinopoli”, evitando il rischio di una serie di operazioni di speculazione edilizia assolutamente senza senso nell’antico centro storico di Anzio.
“Anzio in Azione” appoggerà chiunque troverà una soluzione alternativa alla destinazione d’uso finalizzata al carcere per le mura dell’Ospedale Militare di Anzio, “Bocchetti” e la salvaguarderà dal rischio di una speculazione edizilia all’interno del centro storico; non possiamo permettere che una parte così importante della città finisca in mano a chi capita”.