Home Attualità I ragazzi di Nettuno alla Giornata mondiale della Gioventù a Lisbona

I ragazzi di Nettuno alla Giornata mondiale della Gioventù a Lisbona

Il gruppo di San Giacomo all'aeroporto di Fiumicino in partenza per la GMG

Riceviamo e pubblichiamo

Il gruppo di San Giacomo nella tappa a Fatima

Anche i ragazzi di Nettuno alla Giornata Mondiale della Gioventù. Non si dovrebbe aprire un qualunque discorso con una domanda, ma essa sorge spontanea come la meraviglia e la freschezza dei giovani: Cosa è una GMG?
La GMG (acronimo di Giornata Mondiale della Gioventù) è un incontro a livello mondiale che avviene con cadenza all’incirca triennale della gioventù cattolica.
Sii svolge anche a livello diocesano ogni anno: gli incontri sono organizzati dalle varie diocesi mondiali in piazza San Pietro a Roma con il Papa.
La GMG fu ispirata dai giovani stessi (così asseriva Giovanni Paolo II) e nacque come frutto di tutte quelle piccole o grandi iniziative riferite ai giovani promosse nei pontificati da Pio XII fino a Giovanni Paolo II che ne fu ufficiale iniziatore.
La prima Giornata ebbe luogo a Buenos Aires nel 1987 che, insieme alla seconda e ultima avvenuta negli anni 80 (Santiago de Compostela 1989), assolse il compito di essere “pioniera” di quelle che furono poi le Giornate della Gioventù degli anni 90 e 2000 per come le conosciamo oggi.


Infatti, a partire da Częstochowa 1991, questi eventi divennero via via sempre più definiti e articolati fino ad essere costituiti dal seguente programma: partendo dal martedì c’è l’apertura solenne della GMG con una celebrazione eucaristica. Durante questo momento
sovente nella città ospitante vi sono eventi o piccoli raduni collaterali come l’ormai celebre festa degli italiani. Il mercoledì e il giovedì si svolgono le catechesi mattutine tenute da vari esponenti del mondo cattolico (solitamente vescovi), al termine delle quali vi è l’arrivo del Pontefice. Anche il venerdì vi sono ulteriori catechesi seguite dalla Via Crucis. Il sabato avviene il trasferimento a piedi dei pellegrini verso il luogo dove avverrà la Veglia di preghiera presieduta dal Papa. Infine nell’ultimo giorno, cioè la domenica, si ha una solenne celebrazione eucaristica seguita dall’Angelus e l’annuncio della città dove avverrà l’incontro successivo.
Dunque, ora che sono chiare le origini e gli aspetti tecnici del suo svolgimento, passiamo a quella che è un’altra risposta alla domanda che apre l’articolo, che viene da una prospettiva interna e soggettiva della gioventù.
Innanzitutto, per i giovani, la GMG è un’occasione: svolgendosi ciclicamente ed essendo un evento di portata internazionale crea un’opportunità unica per incontrare realtà distanti dalla propria e da quello che si è: questo crea un terreno molto fertile per acquisire nuove conoscenze di altri usi e costumi e per instaurare nuove amicizie. Non a caso, da qualche edizione a questa parte, è diventata un’abitudine comune portare degli oggetti e delle immaginette sacre che rappresentano il proprio Paese da scambiare con gli altri pellegrini presenti creando un’unità incredibile.
In secondo luogo, ma non certo per importanza, la GMG è promotrice per eccellenza dell’essere giovani, del concetto di celebrazione e di evangelizzazione universale.
Spesso l’essere giovani è considerato più una mancanza o un’incompletezza piuttosto che un vantaggio. Papa Francesco, nella sua omelia conclusiva dell’appena trascorsa GMG di Lisbona, ha chiarito attraverso tre verbi a cosa sono chiamati i ragazzi di oggi: brillare, ascoltare e non temere. I giovani sono la speranza e la risorsa più grande che la Chiesa e il mondo abbiano.
La celebrazione, durante la GMG, è onorata attraverso i sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia che a loro volta richiamano, con il grande e fondamentale sostegno delle diocesi e delle personalità cattoliche, il costante impegno e una chiamata ad un’evangelizzazione universale.
Per la seconda volta, dopo ben 32 anni, la prossima GMG si svolgerà in un Paese orientale e non a maggioranza cattolica. Questo è un evidente segno di come la Chiesa voglia aprirsi e arrivare sempre di più a tutti i giovani in ogni parte del globo.
Prossimo appuntamento: Sud Corea, Seul, 2027…ci sarai?
Alessia Gargiulo