Giuliano Sorrentino, di Anzio, zona Lavinio, racconta la sua avventura ai Campionati italiani di ciclismo paralimpico su strada che si sono tenuti a Codogno “per dare visibilità alla zona dopo il Covid”, dice l’atleta.
Parla con soddisfazione dei suoi risultati e soprattutto della medaglia di bronzo conquistata nella prova su strada alla quale ha abbinato anche un quinto posto a cronometro. La categoria di riferimento è quella MC5 paralimpici. E pensare che Sorrentino non saliva in bicicletta da 20 anni, poi l’incontro in allenamento con Alessandro Proni ex ciclista professionista e suo attuale preparatore atletico, oltre che caro amico, che lo ha convinto a gareggiare.
“Ti faccio correre” è stata la frase che gli ha detto Proni dopo averlo visto in salita, una parte del ciclismo che Sorrentino definisce “adatta a me”, anche se il terzo posto su strada a Codogno è arrivato in un percorso senza grandi strappi e quindi definito “piatto” dai ciclisti.
Sorrentino ha gareggiato in Lombardia con il team LineaOroBike di Avezzano e si tratta del primo anno in cui lo stesso atleta corre con loro. La prova in linea è stata davvero una “bella gara” come spiega lo stesso atleta che, per l’occasione, e per trovare la forma migliore ha svolto una preparazione intensa in Svizzera.
Quelli di Codogno non sono i soli due risultati conquistati da Sorrentino in questa stagione, infatti l’atleta è arrivato al secondo posto in Veneto, al 5° posto alla Mezzo Fondo di Latina e al 19° posto ai campionati mondiali, dove erano presenti anche i migliori ciclisti al mondo. Ora un po’ di vacanze e poi in autunno Sorrentino sarà impegnato in altre competizioni per portare alto il nome di Anzio. (LT)