Il produttore romano da anni residente ad Anzio Pierfrancesco Fiorenza ha prodotto un altro documentario di interesse culturale, questa volta sul regista fondano Giuseppe De Santis, autore di capolavori quali “Riso amaro”, “Non c’è pace tra gli ulivi” ed “Italiani brava gente”. Il film oggi alle 16 sarà trasmesso su L7.
Il film è stato selezionato per concorrere al Festival del Cinema di Venezia, nella sezione “Venezia Classici” all’80esima edizione del festival, popolata da nove documentari.
“Un’altra Italia era possibile, il Cinema di Giuseppe De Santis” è prodotto da Pierfrancesco Fiorenza ed Andrea Lorusso Caputi per la Beetlefilm Srl in associazione con Massimo Vigliar per la Surf film, e con il sostegno del Ministero della Cultura e La Film Commission Torino Piemonte, con la gentile partecipazione della Associazione Giuseppe De Santis di Fondi ed il patrocinio dei Comuni di Fondi e di Sperlonga.
Il film è scritto e diretto dal noto critico cinematografico Steve Della Casa, conduttore della trasmissione “Hollywood party”, direttore del Film Festival di Torino e già autore di numerosi film e pubblicazioni sul cinema italiano. La splendida fotografia è di Giulio Bottini ed un preziosissimo lavoro di montaggio è stato firmato da Graziano Falzone. Le musiche sono firmate da Ambrogio Sparagna (tra i più importanti musicisti della musica popolare europea con all’attivo numerosi progetti realizzati con artisti italiani e solisti da tutto il mondo), di Vittorio Giannelli e di Pierfrancesco Fiorenza. Numerose, inoltre, le partecipazioni a questo documentario, tra cui quelle del compianto Andrea Purgatori, di Gordana Miletic, Paolo Virzì, Mario Martone, Francesca Reggiani, Silvia Scola, Fausto Bertinotti, Daniele Ciprì, Luciano Violante, Iaia Forte, Roberto De Francesco, Luisa De Santis.
Grande aiuto è stato ricevuto dall’Associazione De Santis, da Marco Grossi e Virginio Palazzo, ma nulla si sarebbe potuto compiere senza la partecipazione dei fondani Francesco Di Trocchio e Giovanni Noccaro, due cari amici del produttore di Anzio amanti della cultura fondana, che dal primo giorno si sono adoperati per stabilire le giuste connessioni fra la produzione e Fondi e con i quali è nata l’idea di realizzare il film.
Il film è dedicato alla memoria di Luciano Sovena e Andrea Purgatori
DURATA 74’
SINOSSI
Il documentario vuole raccontare la storia di un regista che ha saputo attirare su di sé l’attenzione di tutto il mondo e che per la sua coerenza politica ed estetica ha potuto lavorare molto meno di quanto avrebbe meritato. La storia di un docente di cinema che ha saputo meritarsi la riconoscenza e l’affetto di tutti i suoi allievi. La storia di un cinefilo che ha saputo unire l’impegno sociale e civile con una capacità spettacolare degna di Hollywood.
COMMENTO DEL REGISTA
Il film è un ritratto spero fedele di una persona che ho molto amato, ammirato e rispettato. Mi ha colpito che le persone più diverse da me contattate abbiano subito accettato con entusiasmo di partecipare, un segno questo che anche loro come me pensano che un’altra Italia era possibile. Steve Della Casa