Home Cronaca Banca di Anzio negozia assegno clonato, il Tribunale la condanna al 50%

Banca di Anzio negozia assegno clonato, il Tribunale la condanna al 50%

Il tribunale di Sciacca ha condannato la Banca Unicredit Spa a risarcire la metà della somma di un assegno circolare da 17mila euro ad un trentenne del luogo, truffato nella compravendita di un’auto ad Anzio.
L’assegno era stato emesso dalla banca, su richiesta del giovane che voleva comprare un’autovettura visionata su un sito internet. Acquisto per il quale aveva intrapreso una trattativa privata con il venditore. Quest’ultimo, in vista della formalizzazione della compravendita, come garanzia della serietà dell’affare aveva richiesto al giovane una fotografia dell’assegno in questione. Foto scattata con lo smartphone ed inoltrata via whatsapp al destinatario. Da quel momento l’aspirante acquirente dell’auto ha perso ogni contatto con il venditore truffatore. Intuendo di essere stato raggirato, il 30enne si è recato in banca per bloccare l’operazione ma ha scoperto che l’assegno, anche se clonato e ricavato da una foto, era stato regolarmente negoziato presso la filiale di Unicredit di Anzio. Il giovane ha quindi presentato due denunce: la prima contro ignoti nel tentativo di risalire al truffatore, la seconda contro l’istituto di credito, accusandolo di avere violato le proprie responsabilità per non essersi accorto che quello accettato allo sportello era un assegno contraffatto. Nel procedimento giudiziario il giudice ha accolto parzialmente l’istanza del querelante, riconoscendo una responsabilità colposa dell’istituto di credito per avere negoziato un assegno contraffatto ma anche l’imprudenza dell’acquirente nel fotografare e inoltrare via whatsapp il titolo di credito. La Banca dovrà quindi risarcire metà dell’importo.