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Cinofili e Scientifica al Poligono di Nettuno, ricordando Giovanni Palatucci

Una dimostrazione delle unità cinofila e scientifica e degli artificieri della Questura di Roma e il ricordo di Giovanni Palatucci, sono stati i due temi della giornata organizzata, giovedì 29 giugno, dall’Uttat Poligono Militare di Nettuno in collaborazione con il Comune della città del Tridente e della Questura. Ad organizzare l’evento il Colonnello Dario Porfidia, Direttore dell’Uttat di Nettuno, in prima nell’organizzazione di una serie di eventi culturali di spessore all’interno della zona militare, da eventi teatrali all’inaugurazione di un Museo aperto alle scuole del territorio.
Ieri sono state le unità dei vari reparti della polizia ad esibirsi per prime, per mostrare competenze e preparazione, partendo dalla squadra cinofila, un vero vanto per Nettuno che addestra cani poliziotto inviati in tutta Italia, e che ieri con tre diversi cani – due pastori tedeschi e un labrador – hanno fatto vedere come si interviene nei servizi di controllo antidroga, servizi antiscippo e servizi antiesplosivo, soprattutto negli stadi e in contesti con molti cittadini riuniti.
Bellissima è stata la presenza di bambini dei campi scuola del comune di Roma. Il tutto in un contesto pensato e realizzato per avvicinare i bambini alla legalità simbolo delle forze dell’ordine e forze armate, ma anche a raccontare l’opera di legalità e di altruismo degli eroi del passato e del presente.
Dopo la prima fase in cui i cani hanno trovato lo stupefacente, l’esplosivo e hanno bloccato i responsabili, i presenti hanno potuto assistere anche alla seconda fase dell’intervento nel caso del rinvenimento di esplosivi: con l’arrivo degli artificieri della polizia, prima con un robot meccanico e poi con degli appositi strumenti che servono a mettere in sicurezza l’area dove si lavora per disinnescare l’ordigno. Infine c’è stata anche una dimostrazione della polizia scientifica che ha mostrato come si agisce per trovare le prove di un delitto, con l’apposita ricostruzione di una scena del crimine.
Dopo la parte operativa della dimostrazione da parte del personale della Questura, è iniziato il convegno volto a ricordare la figura eroica di Giovanni Palatucci, Questore di Fiume, deportato in un Lager dai nazisti nell’ottobre del 1944 per salvare la popolazione, lager in è deceduto nel febbraio del 1945, giovanissimo.
Si è partiti raccontando la carriera di Palatucci e il suo arrivo alla Questura di Fiume – l’attuale Rijeka in Croazia – nel 1937. Proprio li, si distinse per aver salvato dal 1939 al 1944 ben 5.000 ebrei dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti. Per questo dopo la sua morte venne insignito di varie onorificenze tra cui la Medaglia d’Oro al merito Civile da parte della repubblica Italiana nel 1995 che ha seguito il riconoscimento del 1990 da parte dello Yad Vashem – l’ente nazionale della memoria per la Shoah – che lo ha proclamato Giusto tra le Nazioni. Nel 2004 infine si è conclusa la procedura di canonizzazione che ha portato a proclamarlo Servo di Dio, in attesa della sua beatificazione. Palatucci, nonostante la giovane età, ha mostrato nella sua vita un coraggio e una fermezza morale senza pari.