Furto al Busen di Nettuno, i ladri portano via anche il defibrillatore. A raccontare l’episodio i titolari della palestra, sconcertati dall’agire dei malviventi in disprezzo della vita e della salute dei ragazzi.
“Mai avremmo immaginato di raccontarvi quanto segue: la nostra palestra, la scorsa notte, è stata scenario di un furto che consideriamo deplorevole e privo di ogni barlume di intelligenza. Ci è stato sottratto un computer, dell’oggettistica espositiva appartenente allo sponsor che ospitiamo ma soprattutto, senza minimo scrupolo, ci è stato portato via il defibrillatore.
Inutile spiegare quanto questo strumento sia importante, utile e vitale. La nostra palestra è frequentata da giovani e giovanissimi che ovviamente sono ben lontani dal doversi preoccupare di avere un defibrillatore nelle vicinanze, ma il nostro senso morale oltre che la legge, prevede che questo sia parte integrante di una struttura sportiva come la nostra. Non riusciamo a capacitarci di come sia possibile che qualcuno, nel 2023, ancora non comprenda quanto sia dannoso, per se stesso e per gli altri, rubare uno strumento salvavita dedicato alla comunità. Un gesto ignobile quanto stupido e autolesionista. Con questo furto la nostra associazione subisce un duro colpo, materiale e ancor di più morale, che necessita di vicinanza e solidarietà incondizionata da parte di tutta la comunità. Tutti ci interroghiamo su cosa possa farsene, un ladro, di una refurtiva simile, dal momento che è quasi impossibile ricettare un defibrillatore numerato e codificato e le autorità sono già al lavoro per questo. Pertanto, facciamo appello di restituire questo importante strumento che, prima di appartenere alla APD BUSEN, appartiene di diritto alla società civile in cui viviamo”.