“Se non ci hanno già licenziato è solo perché la Dussman ha preso un impegno in Prefettura a Roma, il nostro posto di lavoro è a rischio e quello che chiediamo al Comune di Anzio è di tutelare persone che lavorano per il servizio mensa di Anzio da oltre vent’anni”. Queste le parole di una delle 100 dipendenti a rischio di Anzio, che questa mattina ha protestato sotto il Comune. Sotto la supervisione della Polizia locale, che ha chiuso la strada e del Commissariato di Polizia, che ha sorvegliato la sicurezza dei manifestanti, in tanti si sono riuniti a piazza Cesare Battisti. Tra i manifestanti anche l’ex consigliere del Pd Lina Giannino e l’ex assessore Laura Nolfi.
Forte la tensione tra il personale, che dopo oltre vent’anni, non si vede garantita la continuità lavorativa (chiunque sia la ditta vincitrice del nuovo appalto di norma il personale viene tutelato integralmente) poiché il Comune ha definitivamente chiuso il rapporto con la società che fornisce il servizio, senza aver fatto un nuovo bando e, senza aver previsto garanzie per i 100 dipendenti.
Il Sindacato dei lavoratori Clas ha chiesto più volte il confronto con la Commissione prefettizia e chiesto un incontro con la Prefettura di Roma. Nei giorni scorsi il Prefetto ha ricevuto lavoratori ma la Commissione di Anzio non era presente, per questo è stata convocato un nuovo incontro. “Siamo scesi in piazza – ha detto Davide Favero, del Sindacato CLAS – per manifestare al fine di salvaguardare i diritti dei lavoratori, per tutelare il posto di lavoro, i contratti e il proprio salario. Chiediamo ai Commissari del Comune di Anzio risposte certe e garanzie per tutti i lavoratori sul futuro occupazionale dei lavoratori interessati. Nei giorni scorsi non abbiamo ricevuto le garanzie richieste perché la cessazione del servizio, in assenza di aggiudicazione di nuova gara d’appalto e in mancanza del passaggio del personale senza soluzione di continuità giuridica, dalla ditta uscente alla subentrante, mette fortemente in discussione la tenuta occupazionale e reddituale dei circa 100 lavoratori attualmente impiegati per il servizio di refezione scolastica. C’è bisogno di impegni e di risposte per dare garanzie a chi, da una vita, lavora nel servizio di ristorazione delle scuole di Anzio”.
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