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L’Onda volley femminile vince tutte le partite e conquista la Serie B2

Hanno vinto 27 partite su 27 in una stagione e hanno conquistato la promozione per la Serie B2 con un’annata da record, si tratta delle ragazze dell’Onda volley. Nell’ultima di campionato la vittoria al tie-break contro Fenice nella finalissima dei playoff di Serie C femminile 2022/23 al PalaSport di Guidonia Montecelio. Poi la festa e un’esplosione di emozioni.
“Non sono scaramantico, ma credo ai segnali che manda il destino. E i primi li abbiamo captati tutti quando ci è stato comunicato il cambio di location rispetto a dove eravamo solitamente abituati a giocare – e perdere – le finali playoff, al Pala Fonte Eur, in un crescendo di consapevolezza che ci ha portati a disputare l’ultimo atto della post-season da “imbucati” nel 2018 e da “mina vagante” nel 2022.

Mai come quest’anno, però, i galloni dei superfavoriti erano cuciti sulle nostre maglie, con annesso l’inevitabile carico di pressioni. Non potevamo più permetterci di giocare “La Finale” con la stessa leggerezza d’animo di chi ha poco o nulla da perdere. E solo chi pratica sport, a ogni livello, sa bene quanto la componente psicologica pesi come un macigno, molto più di quella tecnica e tattica.
Arriviamo al campo quando il diluvio tropicale deve ancora abbattersi sul PalaSport di Guidonia Montecelio. La tensione comincia a salire, non oso immaginare quella delle ragazze in campo e del mister. Che lui ci tenga da morire è scontato, ma ormai lo conosco abbastanza per capire quanto i suoi sorrisi di circostanza dissimulino l’ansia, quanto dietro al suo «Vediamo oggi che succede» si trinceri l’unica frase che in realtà il suo inconscio accetta, ossia «Oggi può succedere solo una cosa. “Quella” cosa. Nient’altro». Credo di non essere stato l’unico, alla fine del quarto set, ad aver riflettuto su come il fascino dello sport viaggi di pari passo con la sua crudeltà. Del resto, in che altro modo può definirsi l’obbligo di giocarsi tutto in un tie-break dopo aver dominato e vinto 26 partite su 26 – ventisei su ventisei – tra stagione regolare e appendice? E sono anche abbastanza sicuro di aver pensato, almeno per un attimo: «O stavolta o mai più».
Raccontare il match è per lo più ridondante, numeri e contenuti sono già stati snocciolati in lungo e in largo. Chi l’ha seguito sugli spalti ha vissuto sulla propria pelle trepidazioni difficili da raccontare. Chi era a casa può recriminare due volte: per essersele perse “live” e per una connessione che ha fatto i capricci da metà primo set prima di abbandonarci tutti, Federazione inclusa, proprio sul più bello. Ma quell’esito non può in alcun modo lasciare spazio ai rimpianti, quell’ultima decisiva giocata del Capitano chiude un cerchio lungo almeno 6 anni, quel 15-13 finale azzera tutto.
Siamo stati spettatori privilegiati di un’esplosione fragorosa e devo ammettere anche a me stesso che mai avrei pensato nel 2017, quando ho sposato questo progetto, di essere travolto da tali emozioni. Il risveglio, se possibile, è ancora più dolce della vittoria, perché le lacrime di gioia lasciano spazio anche alla consapevolezza del futuro che ci attende. E che si chiama Serie B.
Ho pensato a tanti aforismi sulla vittoria per concludere queste righe, ma frasi altrui pre-confezionate risultano sempre un pizzico banali, per quanto celebri e affascinanti. D’improvviso, salta alla mente una massima di Michael Jordan, che più di ogni altra inquadra alla perfezione lo spirito di questo gruppo: «Con il talento si vincono le partite, ma è con l’intelligenza e il lavoro di squadra che si vincono i campionati».
Grazie ragazze, ad maiora! Ma a questo penseremo da domani.
Adesso è tempo di godersela un po’. Manuel Gavini”.