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Anzio in festa per la Repubblica in piazza sulle note del Va pensiero

Cerimonia di piazza ad Anzio per la Festa della Repubblica. Le autorità si sono date appuntamento davanti al Monumento ai caduti per ricordare la scelta degli italiani di dire addio alla Monarchia. Ad accogliere i cittadini e i delegati delle forze dell’ordine il Prefetto Francesco Anatriello che ha letto ai cittadini la lettera del presidente Sergio Mattarella. Dopo la preghiera del parroco dei Santi Pio e Antonio in piazza la corale polifonica città di Anzio ha intonato il Va pensiero. La cerimonia si è chiusa con una riflessione sulla costituzione.
“A nome della Commissione Straordinaria e dei colleghi, Antonella Scolamiero e Francesco Tarricone – ha detto Anatriello nel suo intervento – rivolgo il saluto della Città di Anzio alle Autorità Militari, Civili e Religiose ed ai Cittadini, intervenuti alle Celebrazioni per il settantasettesimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana. Il 2 giugno, insieme al 25 aprile ed al 4 novembre e, per i cittadini di Anzio, al 22 gennaio, giorno dello Sbarco Alleato lungo queste coste, rappresenta una data fondante per l’Italia e per tutti gli Italiani”. Il Prefetto Anatriello, è intervenuto dopo aver deposto una Corona d’Alloro, al Monumento ai Caduti, insieme al Comandante della Brigata Informazioni Tattiche, Generale di Brigata, Adriano Russo.       
“Oggi è il giorno della massima espressione della democrazia – ha paggiunto- è il giorno in cui è stata proclamata la Repubblica Italiana. Per questo motivo sono particolarmente onorato di leggere il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inviato ai Prefetti d’Italia, affinchè se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza che oggi, 2 giugno, stiamo celebrando: Cari Prefetti, rivolgo il mio saluto a quanti, ricoprendo pubbliche responsabilità, espressioni della società civile, cittadini, celebrano oggi la Festa della Repubblica, nel settantasettesimo anniversario della scelta operata dal popolo italiano all’insegna del rinnovamento della democrazia. Ricorrono anche 75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, riferimento sicuro, Carta fondamentale che garantisce la libertà e definisce diritti e doveri nella nostra comunità. Desidero esprimere la riconoscenza della Repubblica per il prezioso contributo che offrite, nei diversi contesti territoriali, alla concreta attuazione dei valori costituzionali di libertà, eguaglianza e solidarietà. Ancora nelle scorse settimane, con instancabile impegno, in occasione dell’emergenza alluvionale che ha colpito così duramente l’Emilia-Romagna e territori della Toscana e delle Marche, i Prefetti, insieme agli enti regionali e provinciali, ai Sindaci, alle Forze di polizia, ai Vigili del Fuoco, agli enti di soccorso, al mondo del volontariato, al fianco dei territori feriti dagli eventi, hanno dato testimonianza della vicinanza solidale e operosa delle istituzioni ai bisogni e al dolore delle persone e delle comunità. È il fare rete tra Stato, autonomie locali, istituzioni e componenti della società civile che consente di affrontare e superare le sfide e le crisi. Con uno sguardo che sappia, sempre, guardare oltre l’emergenza per dare risposte efficaci e durevoli ai cittadini. Il dotarsi di una visione condivisa, essere capaci di un lavoro ben coordinato, sono ingredienti indispensabili a questo fine, così come la disponibilità a operare concordemente per un efficace utilizzo delle risorse disponibili, a partire da quelle messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in una logica di orizzonte ampio. La vicinanza alle fasce più fragili della popolazione, alle situazioni di marginalità per migliorare, a partire dai contesti più difficili, la qualità della vita nei territori, con un’attenzione particolare ai fenomeni di degrado e alle situazioni di disagio sociale, soprattutto dei giovani e degli anziani, è tema che interpella le Prefetture, con effetti positivi sulla coesione sociale e la sicurezza delle comunità. La mediazione sociale, l’ascolto e il dialogo con tutti gli attori sono preziosi per affrontare la questione del lavoro oggi, per l’affermazione della legalità, nel contrasto a ogni forma di sfruttamento, assicurando ogni sforzo per elevare la sicurezza delle condizioni lavorative. Promuovere la realizzazione in concreto dei principi di buon andamento e di imparzialità, favorendo la cooperazione burocratica e il funzionamento degli apparati pubblici, è compito di impulso che appartiene di buon diritto alle Prefetture, Uffici Territoriali del Governo. Nel rinnovare i sentimenti di gratitudine della Repubblica per l’opera prestata, giungano ai Prefetti e, loro tramite, a quanti si adoperano a servizio del bene comune, auguri di buon lavoro”.
Il Complesso Musicale Artistico e la Corale Polifonica Città di Anzio hanno preso parte attiva alle Celebrazioni, che hanno visto la partecipazione dei Rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia del territorio, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Locale, della Schierante in Armi della Brigata Informazioni Tattiche, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, dei Labari, del Parroco della Chiesa Madre Santi Pio e Antonio, Padre Paolo Cirina e della Cittadinanza. Al termine della cerimonia, il dottor Agostino Anatriello, a nome della Commissione Straordinaria della Città di Anzio, ha sentitamente ringraziato tutti i partecipanti al 77° Anniversario della Proclamazione della Repubblica Italiana.