“Il fatto che una comunità si interroghi dopo fatti di cronaca gravissimi come una violenza sessuale, è normale.
Quello che non è normale è aspettare di finire sui giornali per porre rimedio a situazioni insostenibili, presenti sotto gli occhi di tutti, e che si trascinano di anno in anno rendendo i cittadini e le cittadine quasi assuefatti al degrado e al disagio”. Lo scrivono in una nota stampa Mariateresa Russo e Stefania Salvucci, esponenti di Sinistra Italiana Anzio.
“L’attraversamento delle stradine sterrate che dalla Nettunense portano ai Licei è stata posta dall’opposizione, anche in più di una occasione, ma inascoltata dalla maggioranza. Una maggioranza che a grande voce ha sempre parlato della “Cittadella dello studio e dello sport” riferendosi al complesso dei licei che insistono nel quartiere Anzio 2.
In pochi kmq sono concentrati il Chris Cappel, l’Innocenzo XII in due sedi, l’Apicio-Colonna Gatti, e poco distante il Picasso e il Nautico (la cui storia è egualmente raccapricciante). Unitamente alle sedi scolastiche c’è un intero quartiere, un mondo di persone e servizi funzionali e utili a tutta la città oltre che agli abitanti stessi.
Detto questo ci si domanda: Come è possibile che il servizio trasporti regionale… che quindi porta Studenti dalle vicine città non serva direttamente il corposo complesso scolastico, ma per lo più preveda fermate su una strada sprovvista di marciapiede?
Come è possibile che chi ha gestito e voluto il Polo Liceale e sportivo non si sia impegnato a garantire il trasporto pubblico in maniera agevole e in sicurezza?
Come è possibile tagliare un intero quartiere fuori dal trasporto territoriale e locale? Costringendo i cittadini e le cittadine ad attraversare sentieri sterrati e bui per non rischiare la vita a bordo strada? Se l’appello nell’ultima consiliatura è rimasto inascoltato, Sinistra Italiana ha provato a proporre ai Commissari prefettizi un Progetto che prevede una variazione delle corse Nettuno-Anagnina da sottoporre alla Regione Lazio e alla Cotral: una deviazione che consentirebbe di saltare la fermata su Nettunense e collegare il Polo liceale di Anzio in maniera sicura, organica e con poca differenza di orario. Contestualmente l’intero quartiere ne gioverebbe in sicurezza e comodità. Come sosteniamo da sempre, Anzio ha bisogno di essere concepita come una città. Unita. Collegata. Sicura. E non come quartieri/ghetti isolati e abbandonati ai loro problemi e sotto l’ala protettiva di questo o quel personaggetto politico o malavitoso”.