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La Legge, il film di Flavia Mastrella il 2 maggio al Cinema Astoria di Anzio

E’ importante prenotare per assistere a La Legge. Questo è il titolo del film di Flavia Mastrella, spesso in coppia (ma non in questo caso) con Antonio Rezza, che sarà presentato il 2 maggio al Cinema Astoria di Anzio, alle 18,30 e alle 20,30. A seguito è previsto un incontro con l’Autrice.
Si tratta di un’opera a più voci, in cui la Costituzione italiana viene recitata dagli animali con la voce del padrone.
In sostanza si tratta di un “Video lettura a più voci, della Costituzione Italiana un’edizione per gli enti locali del 1972, da una pulsione di Flavia Mastrella che ha curato una regia sperimentale il lavoro percorre il frammento video e sonoro.
Centonovanta persone hanno realizzato e interpretato con il cellulare la lettura di un articolo. È così che il cellulare, arma di sterminio della tensione emotiva in presenza, si è trasformato in mezzo creativo a distanza.
Le Disposizioni Transitorie e Finali raccontano lo stato d’animo degli umani (attraverso gli umani) durante il cambiamento epocale avvenuto dopo il 1945, strapazzati dal rovesciamento di potere e significati, abbandonarono le parole e le usanze tradizionali per lasciarsi andare al sovvertimento.
LA DINAMICA DEL POTERE
“Chi vuole dominare sugli uomini cerca di svilirli, di sottrarre loro la forza di resistenza e diritti, finché siano dinanzi a lui impotenti come animali. Egli li trasforma in animali, e anche se non lo dice apertamente, entro di sé è sempre ben cosciente di quanto poco gli importino; parlandone con i suoi confidenti, egli li definirà pecore o gregge.
Elias Canetti
MOTIVAZIONE DELL’0PERA
L’esigenza di affrontare la video lettura della costituzione realizzata con il telefono, facendo parlare gli animali domestici e addomesticati con la voce del padrone, scaturisce da pulsioni rabbiose, unite a un incontrollabile risentimento nei confronti del popolo che si è fatto condizionare dalla legge del più forte. Durante la mia vita nomade ho incontrato tantissime persone operose che non hanno abbassato la testa, esseri creativi e culturalmente evoluti custodi di un modo di vivere assolutamente positivo e denso di valori, ora ci vogliono far credere che tutto questo è sparito, nella detenzione del primo lockdown non volevo cedere al recesso e in piena astinenza da contatto umano, ho cercato un metodo creativo che mi facesse mantenere il contatto umano, in sostituzione ai numerosi incontri con il pubblico dopo gli spettacoli presieduti con Antonio (Rezza) che mi davano una super energia e uno scopo di vita.
Flavia Mastrella