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Bimbo di Nettuno nato in auto, la mamma: Nessun medico sull’ambulanza

E’ Laurala mamma di Nettuno, del bambino nato per strada mentre con il maritoAndrea stava correndo per arrivare in ospedale, a raccontare direttamente la storia della nascita avvenuta nella piazzola di un distributore.
Laura era in auto anche con il primo figlio, Kylian, di 3 anni, che fortunatamente dormiva durante l’esperienza finita bene ma certamente traumatica
“Salve,
Vorrei raccontare la storia dell’articolo scritto sul neonato nato sulla piazzola del distributore. Si tratta di mio figlio, le informazioni riportate non sono del tutto corrette.
Ho 38 anni, ero diretta al Sant’Eugenio, dove sono stata seguita per la gravidanza, mai mi sarei sognata di andare a partorire ad Aprilia.
Mio figlio è nato grazie a me e mio marito Andrea, gli operatori non c’erano, sono arrivati una decina di minuti dopo. Nell’ambulanza non c’era un medico che ha potuto attestare la nascita, tanto che mio figlio risulta essere nato ad Aprilia, cosa di cui probabilmente chiederò rettifica. La ragazza, era spaesata e in realtà non sapeva neanche se tagliare o meno il cordone, tanto che ha espresso verbalmente la sua incertezza. Nessuno vuole che venga screditata l’ambulanza ma Nonostante tutto per fortuna non è successo nulla, poteva rivelarsi una tragedia. Probabilmente l’articolo anziché lodare i due soccorritori, che per carità ringrazio comunque, dovrebbe fare riflettere sull’errore non sottovalutabile della centrale che ha mandato l’ambulanza non mandando un medico specializzato. Avevo anche una gravidanza a rischio con codice m50 e una serie di problematiche che loro non potevano conoscere, ma vista l’urgenza forse sarebbe stato opportuno mandare un medico per evitare che una gioia potesse finire in una catastrofe. Inoltre non per prendere lodi o compiacimenti, però il merito è il nostro. Mio figlio, al loro arrivo, era già nato, tra le mie braccia e avevo già provveduto a farlo piangere ben due volte per farlo respirare. Per fortuna, ripeto, è andato tutto bene”. Questo il racconto di Laura che ha portato a casa il secondogenito, che hanno chiamato Thiago, e che è un bambino davvero fortunato.