Ad Anzio, è sita nella Riviera Zanardelli un’antica Fontana risalente al ‘700 nota come la “Fonte dello Speziale”, per molti anni però purtroppo dimenticata.
Le sue origini sono misteriose, si narra che sia stata realizzata in epoca Romana durante l’impero di Nerone, ma la sua utilità risale agli anni ’60 del XVIII secolo, quando l’acqua che ne sgorgava, veniva utilizzata per la preparazione di medicinali da uno speziale della zona, Salvatore Novara.
Viene fatta così luce sull’origine del nome, sull’aspetto simbolico che ha assunto come acqua guaritrice, punto di riferimento per la comunità Anziate.
Inoltre, durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, lo Speziale era l’unica fonte di acqua potabile presente in città, come confermano numerose testimonianze.
Purtroppo l’incuria, la mancanza di manutenzione, l’inciviltà e l’abbandono in cui versava da ormai tanti anni avevano ridotto la Fontana, uno dei luoghi simbolo della nostra Città, ad una pattumiera.
Grazie all’interessamento dei due Cavalieri del Lavoro, Arrigo Cecchini ed Enzo Rotelli che, nonostante la mancanza di risposte alle ripetute interpellanze e sollecitazioni, si è potuti giungere alla sua adeguata restaurazione per riportarla allo stato originale. Un ringraziamento particolare va al Commissario del Comune di Anzio Agostino Anatriello che in pochi giorni ha reso possibile la riapertura e un’appropriata sistemazione della “Fonte dello Speziale”, memoria storica della città di Anzio.
Arrigo Cecchini, Enzo Rotelli
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