Nella giornata del 31 marzo, presso l’Istituto “Stella Maris N.S. della Mercede” di Anzio si è svolto il primo incontro del progetto Terza Missione “I musei nei territori, i territori nei musei: l’educazione come esperienza”, promosso dal Polo Museale Sapienza di Roma, che ha selezionato la Scuola per la partecipazione al programma, nato per favorire la crescita di una rete tra le istituzioni museali e quelle scolastiche, le comunità locali, l’Università e la società civile, consentendo la diffusione del sapere a pubblici non accademici.
La prima tappa del progetto ha visto i Musei della Sapienza entrare all’Istituto “Stella Maris”, grazie alla preziosa presenza della dott.ssa Caterina Giovinazzo, curatrice dell’area di Scienze Biologiche del Polo Museale Sapienza, che, con entusiasmo e professionalità, ha presentato agli alunni delle classi di scuola secondaria di I grado la realtà museale, accompagnandoli curiosi alla scoperta in particolare dei Musei Erbario, Orto botanico e di Zoologia.
La dottoressa Giovinazzo, PhD in Scienze della Terra presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, già a partire dall’adolescenza ha maturato la sua vocazione alla ricerca e alla divulgazione scientifica, dedicandosi in particolare agli ambiti paleontologici, paleobiologici e museologici, attraverso la collaborazione con diverse realtà museali, la partecipazione e la direzione di svariate campagne di scavo e la pubblicazione di numerosi contributi bibliografici.
Seguiranno altre due tappe: la prima vedrà la Scuola muoversi verso i Musei, dove gli alunni potranno non solo visitare alcune delle strutture ma soprattutto partecipare alle attività laboratoriali che li vedranno pienamente coinvolti alla scoperta del patrimonio locale; la seconda consisterà nell’elaborazione di un contributo da parte degli studenti che sintetizzi la propria esperienza in seno al progetto svolto.
Il Dirigente Scolastico, professoressa Anna Maria Asero, che ha da subito sposato l’iniziativa, ha sottolineato l’importanza di vivere una giornata, come quella appena trascorsa, all’insegna della divulgazione scientifica, orientata alla sostenibilità e all’inclusività, per educare le nuove generazioni alla cura del territorio e alla conservazione della memoria, valorizzando il patrimonio culturale materiale e immateriale, partendo proprio dal territorio, per creare una rete che ne promuova la conoscenza e la comunicazione.