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Il Commissario di Nettuno ricorda le vittime del Covid: “La memoria è essenziale”

Una cerimonia sentita quella organizzata questa mattina dal Comune di Nettuno, alla presenza delle autorità militari e del parroco della chiesa del Sacro Cuore, don Francesco Angelucci, per ricordare le vittime del covid. Quasi 200mila le vittime in Italia e 110 nel solo comune di Nettuno.
Il Prefetto Antonio Reppucci, instancabile nell’organizzare una serie di eventi per coinvolgere i cittadini, ha voluto ringraziare quanti si sono impegnati per organizzare la cerimonia. “Grazie a tutti per essere presenti – ha detto – anche se, come sempre in queste cerimonie, a mancare sono i cittadini che non partecipano mai. Non partecipano allo Sbarco, al 25 luglio, al 2 giugno e a tutte le ricorrenze che hanno fatto la nostra storia. Eppure abbiamo un dovere di memoria, soprattutto nei confronti dei giovani che qui non ci sono. Ieri si festeggiava il tricolore, a nessuno di noi è costato nulla avere un’Italia unita, ma è costano ai nostri bisnonni, tre guerre di indipendenza e due guerre mondiali, queste sono cose che vanno ricordate. Va ricordato che l’Italia unita è costato sangue e dolore, ragazzi morti, famiglie colpite dal dolore. In un modo diverso anche la Pandemia è stato questo. Oggi si aprono le indagini ma la verità è che all’inizio di questo periodo difficilissimo nessuno sapeva cosa fare, sicuramente c’è stata una quota di impreparazione, ma sono eventi imprevedibili, un po’ come i terremoti. Io spero che voi che siete oggi qui tornando a casa facciate uno sforzo di dialogo con i giovani, per far capire loro che è importante ricordare, che c’è un preciso dovere di memoria perché se non si ricorda il passato non c’è futuro”.