Giorno del Ricordo
, questa mattina
la Città di Anzio ha commemorato la tragedia delle Foibe che ha visto coinvolti migliaia di italiani. Il
Vice Prefetto Francesco Tarricone: “Il dramma delle foibe è una delle più vive testimonianze di come l’odio, che percorreva il mondo in quegli anni, è stato matrice di altro odio, orrore, morte, di un altro crimine contro l’umanità”.
Questa mattina, al Parco dei Martiri delle Foibe, nell’area verde a ridosso del Cimitero Comunale – lato nuovo, la Città di Anzio, nel corso di una toccante celebrazione istituzionale, ha ricordato la tragedia di migliaia di italiani della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra.
Il Vice Prefetto Francesco Tarricone, componente della Commissione Straordinaria che amministra la Città di Anzio, insieme alle Autorità militari, civili e religiose, ha deposto un omaggio floreale ai piedi della stele realizzata per mantenere viva la memoria sulla tragedia di migliaia di italiani.
“Oggi ai piedi di questa stele, realizzata per onorare i Martiri delle Foibe – ha detto – celebriamo insieme il Giorno del Ricordo, istituito dal Parlamento nel 2004 per salvare dall’oblio una terribile pagina di storia, ignorata per oltre mezzo secolo e per mantenere sempre viva la memoria sulle sofferenze che gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l’occupazione della dittatura dei comunisti jugoslavi. Questi territori, in quegli anni drammatici, alla fine del secondo conflitto bellico, conobbero la dura sorte di passare dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo. I primi a finire in foiba nel 1945 furono carabinieri, poliziotti e finanzieri, seguiti dalla popolazione civile. Come dimenticare le atrocità di quegli eccidi? …con le vittime legate tra loro da un lungo filo di ferro stretto ai polsi, per poi finire nelle cavità carsiche. Persone diverse, accomunate dall’essere Italiani e dallo stesso atroce destino. Il dramma delle foibe è una delle più vive testimonianze di come l’odio, che percorreva il mondo in quegli anni, è stato matrice di altro odio, orrore, morte, di un altro crimine contro l’umanità che oggi commemoriamo in questo Parco. La memoria ed il ricordo sono fondamentali, soprattutto per le giovani generazioni – ha concluso Tarricone – per generare cultura, conoscenza e consapevolezza, affinché queste tragedie non si ripetano mai più”.
Francesco Tarricone, al termine del suo intervento, a nome della Commissione Straordinaria e dei colleghi, il Prefetto Antonella Scolamiero e Agostino Anatriello, ha ringraziato tutti gli intervenuti alla commemorazione.