Un corto circuito nella zona uffici sembra essere la causa scatenante del drammatico incendio che ieri notte ha devastato l’Emporio Venturi nella centralissima piazza Pia ad Anzio, il negozio di intimo Sabbia rosa e il palazzo sopra le attività commerciali adesso inagibile in attesa del sopralluogo casa per casa che sarà attuato appena i residenti che vivono nella capitale raggiungeranno Anzio. Dei 14 appartamenti ieri fortunatamente solo tre erano abitati. Sei le persone evacuate, tra cui una bimba di tre anni. Ieri i vigili del fuoco e la polizia locale hanno lavorato fino a tarda notte per mettere la zona in sicurezza ed evitate crolli. Purtroppo infatti ad un certo punto è finita l’acqua nelle autobotti e sono state cercare soluzioni alternative per fronteggiare le fiamme devastanti. È stata persino utilizzata l’acqua della fontana di piazza Pia. La protezione civile di Nettuno, la più vicina, ha rifiutato l’intervento richiesto direttamente alle 22,50 e si è presentata dopo la mezzanotte, quando a chiamare è stata la sala operativa regionale. Nel frattempo, fortunatamente, sono arrivati i rinforzi da altri comuni e i Vigili del fuoco hanno ricaricato l’acqua con l’aiuto della Capo d’Anzio. In piazza per centinaia di persone hanno assistito al salvataggio con la scala mobile delle persone rimaste intrappolate all’ultimo piano. Il fumo pesantissimo, ha causato il malore di un vigile del fuoco subito soccorso dai sanitari presenti in piazza. Sotto choc i titolari dell’Emporio che hanno seguito le operazioni di spegnimento vedendo andare in fumo il lavoro di una vita. Il comune di Anzio ora si sta organizzando per dare un sostegno pratico a chi è rimasto senza casa, offrendo un alloggio temporaneo in albergo a chi non può entrare in casa. Anche oggi in piazza è fortissima la puzza di bruciato e, al di là della stabilità dell’edificio, è chiaro che restare negli appartamenti anneriti dal fumo è impensabile.