Il Chris Cappell College ha voluto celebrare la Giornata della Memoria nella convinzione profonda della necessità di coniugare il valore etico della memoria, della ricostruzione e della riflessione storica, che la ricorrenza racchiude in sé, con il coinvolgimento civico e di partecipazione collettiva di ogni componente della comunità scolastica e del territorio. Per questo, l’Istituto ha scelto di dedicare due momenti distinti alla Giornata, entrambi di grande impatto emotivo, ma al contempo occasione di approfondimento e di confronto anche didattico. Nella mattina del 27 gennaio presso l’Aula Magna del Liceo si è svolta la lectio continua del lungo racconto di Elie Wiesel “La notte”, cui hanno preso parte esponenti della vita pubblica, delle istituzioni e delle associazioni del nostro territorio, insieme agli alunni, alle famiglie e agli ex studenti. L’intensa narrazione dell’esperienza aberrante e inenarrabile del lager affidata all’opera di Wiesel ha rappresentato un suggestivo momento di sympatheia, nel senso etimologico di “com-passione”, di sofferenza condivisa, che ha toccato tutti i presenti in sala per l’intera durata della lettura, sottolineando così il significato che il 27 gennaio riveste nella nostra società: indurci a riflettere per neutralizzare ogni forma di indifferenza, intolleranza, pregiudizio e discriminazione, per alimentare, invece, la cultura della cura dell’altro, dell’accoglienza, della responsabilità e della solidarietà. La celebrazione è proseguita nel pomeriggio con “Auschwitz e…”, una serie di conferenze tra filosofia, letteratura, arte e scienza, con interventi di docenti di vari dipartimenti dell’Istituto, che hanno saputo creare nel pubblico grande coinvolgimento e partecipazione. Di enorme interesse la relazione della professoressa Barbara Ponti che ha catturato l’uditorio con l’analisi di opere di artisti contemporanei sul tema della Shoah, come pure le riflessioni su Hannah Arendt della professoressa Roberta Pascali, o l’illustrazione del pensiero di Theodor Adorno da parte del professor Luciano Guglielmelli, per non parlare del puntuale e coinvolgente intervento del professor Guido Rita su Auschwitz e la scienza. Degna di nota la lezione introduttiva del professor Paolo Pomes sulla vicenda biografica e sul percorso filosofico di Edith Stein, mentre di particolare suggestione si è rivelata la disamina da parte del professor Fabrizio Bartucca relativa al linguaggio di Primo Levi come tentativo di creazione di una “lingua” che possa esprimere l’inesprimibile.
Un ringraziamento particolare va al Dipartimento di Storia e Filosofia, ai colleghi tutti e alla Dirigente Scolastica, dott.ssa Daniela Pittiglio.