Home Cronaca Disastro ambientale ad Aprilia, la puzza di fumo arriva fino a Nettuno

Disastro ambientale ad Aprilia, la puzza di fumo arriva fino a Nettuno

Nel pomeriggio di ieri in diverse zone di Nettuno è arrivata fortissima la puzza di bruciato del maxi rogo che si è sviluppato ad Aprilia, alla ex Freddindustria (ex dogana) che in un primo momento si riteneva piena di amianto. Una  enorme  colonna di fumo nero e tossico si è innalzata in cielo ed è visibile da più zone della città, addirittura da Ardea e sulla Pontina. Lanciato l’allarme la sala operativa del comando di Latina ha inviato diverse squadre dei vigili del fuoco e i volontari della protezione civile Alfa. A fare presente che i capannoni della struttura erano ricoperti di amianto l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto che 3 anni fa aveva denunciato l’accaduto. “La nube tossica visibile anche dalla Pontina è composta da diossine e altri componenti cancerogeni e tossico nocivi – ha detto Bonanni – esiste anche un rischio legato alla contaminazione del terreno e delle falde acquifere. Vista la situazione l’Ona invita i cittadini a tenere chiuse le finestre, portare in casa gli animali domestici e i panni, evitando per i prossimi giorni di consumare gli alimenti coltivati nei dintorni”. Subito dopo le rassicurazioni del comune di Aprilia.
“Da una prima analisi non risulta la presenza di eternit sulle coperture delle 4 campate interessate dalle fiamme. I capannoni incendiati presentavano ferro e laterizi”. Mentre si indaga sull’entità del disastro da un punto di vista ambientale e sanitario c’è di fatto la responsabilità di non essere intervenuti prima per evitare l’ennesimo devastante rogo.