“Nel giorno della memoria da poco trascorso ci auguriamo che i commissari di Anzio riprendano la questione della cittadinanza onoraria alla nostra concittadina Adele Di Consiglio. L’amministrazione anziate non ha mai accolto la richiesta di darle la cittadinanza onoraria ne alcun riconoscimento. Adele è una donna ebrea di 91 anni, l’unica superstite della sua famiglia. Era solo una bambina quando è dovuta scappare dai rastrellamenti per rifugiarsi a Roma dove il suo papà fu catturato e deportato. Aveva 12 anni ed ha aspettato tutta la vita il suo ritorno. David Di Consiglio matricola 18007, fu deportato da Fossoli ad Auscwitz il 5 aprile 1944, per morire in luogo ignoto. Stessa sorte per suo zio Cesare deportato a Dachau e per lo zio Leone fucilato mentre tentava la fuga. Alle fosse Ardeatine invece è sepolto suo nonno materno Dattilo ed un intera generazione dei Di Consiglio il più piccolo aveva 14 anni”.
Così in una nota stampa la Rete Nobavaglio – Liberi di essere informati.