Home Cultura e Spettacolo Giornata della Memoria, Settimio Terracina: pugile ebreo che sbarcò ad Anzio

Giornata della Memoria, Settimio Terracina: pugile ebreo che sbarcò ad Anzio

Nella Giornata della Memoria si ricordano non solo i milioni di ebrei morti nei campi di concentramento nazisti, ma anche tante storie di ebrei nel mondo costretti alla fuga a causa delle leggi razziali. Una di queste storie ha visto protagonista Settimio Terracina, il pugile italiano che salì sul ring con la Stella di David cucita sui pantaloncini, che fu costretto a fuggire in America e tornò in Italia come Marines sbarcando ad Anzio.
E’ la figlia a raccontare la storia di Settimio Terracina a Raisport. Sin dall’età di 15 anni fu guidato dalla passione per il pugilato e amava viaggiare, l’onore della vittoria. Quella Stella di David  era un orgoglio particolare da mostrare e una gioia speciale per sua madre. Con questo pantaloncino salì sul ring dell’Europeo del 1936 e fu attaccato con durezza dalla stampa di regime. Rimase psicologicamente provato da questa esperienza.
Lo stemma del popolo ebraico fu cucito da sua mamma sull’indumento con cui l’atleta romano vinse numerosi incontri: “Forse furono proprio quei pantaloncini ad escluderlo dalle Olimpiadi di Berlino del 1936”. Grazie ai documenti che gli aveva procurato il segretario della Federazione Italiana Pugilistica romana, Terracina riuscì a scappare negli Stati Uniti e salvarsi dai rastrellamenti nel Ghetto del 1943 e tornò poi in Italia. Sbarcò con i Marines ad Anzio.
Cominciò ad allenarsi nella palestra romana ‘Cristoforo Colombo’ a soli 15 anni e poi passò alla Trastevere, sotto la guida di Mariano Gabrielli. Nel 1934 si aggiudicò La Cintura di Roma e il suo micidiale sinistro lo rese famoso per potenza e velocità. La sua storia è stata dimenticata, fino a che fu organizzato uno speciale evento. La mostra si chiamava ‘Lo Sport euro­peo sotto il nazismo. Dai Giochi Olimpici di Berlino ai Giochi Olimpici di Londra (1936-1948)”.