Sequestrato, portato nelle campagne di Nettuno e poi ad Ardea, bastonato e picchiato fino a ridurlo in fin di vita. La drammatica storia di un 50enne di Aprilia, che infine è riuscito a sfuggire ai suoi aguzzini, è stata raccolta dai carabinieri apriliani che hanno arrestato tre persone ritenute responsabili del fatto.
Per tutti e tre le accuse sono di tentato omicidio e sequestro di persona in concorso, violenza privata e minaccia. Ad emettere l’ordinanza di ordinanza di custodia cautelare il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina che è stata eseguita dai carabinieri della sezione operativa del Norm del reparto territoriale di Aprilia. L’indagine dei militari riguarda fatti risalenti al 20 ottobre scorso.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, un cittadino di Aprilia è stato sequestrato e condotto in luoghi nascosti del territorio apriliano e del comune di Nettuno, colpito ripetutamente con una spranga di metallo sulla testa e sul torace e tenuto costantemente sotto la minaccia di una pistola. Le lesioni procurate, con una prognosi superiore ai 40 giorni, avrebbero potuto provocarne la morte ma l’uomo è riuscito a salvarsi.
Sulla base dei primi elementi investigativi raccolti e dal racconto della stessa vittima, i carabinieri hanno avviato una minuziosa indagine coordinata dalla procura, che ha permesso di individuare gli autori del crimine e poi anche il veicolo utilizzato, che i malviventi, nel tentativo di cancellare le tracce, avevano prima nascosto e poi portato in una zona isolata delle campagne di Ardea. Qui i carabinieri hanno ritrovato l’auto alcuni giorni dopo il sequestro e il pestaggio, completamente carbonizzata. Concordando con tutte le risultanze investigative, il gip ha dunque firmato un’ordinanza di custodia cautelare per tutti e tre i soggetti ritenuti responsabili del fatto.